SANTA MARIA CAPUA VETERE – Non si ferma l’on. Paglia di fronte alle decisioni del Governo di ridimensionare le competenze del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Già lo scorso settembre interrogó il ministro di Grazia e Giustizia per evidenziare che in attuazione della delega conferita con la legge 14 settembre 2011, n. 148, sono stati emanati, il 7 settembre 2012, i decreti legislativi n. 155 e n. 156 concernenti, rispettivamente, la riorganizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblici ministeri nonché la revisione delle circoscrizioni giudiziarie e degli uffici dei Giudici di Pace;
tra le misure adottate, oltre alla soppressione, di fatto, di circa 220 sedi distaccate di tribunale tra cui, quella della città di Caserta, è prevista la costituzione di nuovo tribunale che avrà competenze amplissime, in quanto interesserà tutta l’area a nord di Napoli (Marano, Giugliano, Melito, Frattamaggiore, Arzano, Casoria, Frattaminore, Qualiano, Mugnano, Villaricca, Calvizzano, Caivano, Cardito, Sant’Antimo, Crispano e Grumo Nevano) e ben 19 comuni casertani, tra cui Aversa, Casal di Principe, Villa Literno, San Cipriano d’Aversa che, finora di competenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, rappresentano delle zone ad alto rischio di criminalità; tale decisione, quindi, finisce col “frazionare” la provincia di Caserta, in quanto determina l’assegnazione dei processi alla giurisdizione di due tribunali differenti, quello in via di costituzione di Napoli Nord e quello di Santa Maria Capua Vetere; questa scelta è stata contestata dalla maggior parte degli operatori del settore, in quanto depotenzia enormemente un tribunale, quello di Santa Maria Capua Vetere, che, storicamente in prima linea nella lotta alla camorra, ha acquisito, nel tempo, una competenza specifica in materia di contrasto alla criminalità :- sulla base di quali valutazioni si è ritenuto di depotenziare l’operatività del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sottraendogli la competenza su un vasto territorio ad alta densità camorristica, e se, alla luce delle considerazioni svolte in premessa, non ritenga che tale scelta rischia di pregiudicare seriamente l’efficace amministrazione della giustizia nel territorio campano, sul versante della lotta alla criminalità organizzata; quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di non penalizzare ulteriormente la città di Caserta, unico capoluogo di provincia d’Italia che, oltre a non avere una sede di un tribunale si vede, altresì, privato, in virtù del provvedimento di cui sopra, di una sede distaccata.
” A questo punto- ha dichiarato l’on. Paglia- non avendo avuto alcun tipo di risposta, solleciteró di nuovo il Ministro, questa volta in question time, accogliendo e facendo mie tutte le istanze che mi sono state rivolte anche dal Presidente della Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere. Lo sciopero di questi giorni conferma ancora di piú, da parte di noi politici il dovere di difendere un territorio troppo spesso abbandonato.”