“Evidentemente alla Provincia di Caserta sfugge il senso della normativa vigente. La Regione Campania non ha e non ha mai avuto alcuna competenza in materia di personale dei CUB.” Così gli assessori regionali all’Ambiente Giovanni Romano e al Lavoro Severino Nappi replicano al presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi sulle preoccupazioni espresse dallo stesso circa la situazione relativa al Consorzio Unico di Bacino e al personale dipendente dello stesso. “La legge 26 del 2010 – dicono gli assessori – ha imposto alle Province il subentro nell’intero ciclo dei rifiuti, con il progressivo assorbimento del personale dei Consorzi da utilizzare per le attività inerenti al ciclo dei rifiuti. Ma, se si esclude la Provincia di Avellino, la legge non ha trovato applicazione, aggravando di fatto la situazione con il risultato che l’esubero del personale appartenente ai Consorzi è aumentato. Inoltre, le Società provinciali, che avrebbero potuto attingere dal bacino dei consorzi, hanno marginalmente ridotto gli esuberi preferendo assumere unità di personale non proveniente dai suddetti bacini. Perciò si è resa necessaria una prorogatio. “Il Decreto 95/2012 ha successivamente assegnato ai Comuni le competenze sull’intero ciclo integrale dei rifiuti, “deprivando” le Province. “La Regione, con la legge 5/2014 ha di fatto recepito tale normativa, riordinando la legislazione regionale vigente in materia. “Questo il quadro normativo, dal quale si evince che non è accettabile scaricare sulla Regione colpe che non ha. Piuttosto ricordiamo che con grande senso di responsabilità la Regione ha proposto delle soluzioni tecniche al Governo centrale funzionali a consentire un reimpiego dei lavoratori dei Consorzi”, concludono Romano e Nappi.


 

 

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