SAN NICOLA LA STRADA – “Era circa un anno e mezzo fa quando si susseguivano gli incontri fra i tecnici dell’Amministrazione Provinciale di Caserta e del Comune di San Nicola La Strada, per discutere sulla creazione di rotatorie sul Viale Carlo III, all’altezza di incroci strategici, al fine di avere una maggiore sicurezza per i migliaia di utenti che percorrono quotidianamente la storica arteria.

Ora a distanza di tempo è diventata finalmente realtà la rotatoria all’incrocio semaforico di San Nicola e Recale”. Lo afferma in una nota Pierluigi Schiavone, coordinatore cittadino di Grande Sud tramite il portavoce della sezione locale Alan Giovanni Improta. “Questo incrocio” – ha aggiunto Schiavone – “è ancora più pericoloso di quello di Capodrise per l’elevato numero di lavavetri e non sono infrequenti gli episodi di violenza nei confronti degli automobilisti. Per questo il vincolo, o meglio il diniego imposto dalla Sovrintendenza, per cui l’incrocio di Recale, spezzerebbe il legame della Reggia di Caserta con il disegno originale del Vanvitelli che aveva costruito il Vialone Carlo III^ come un “continuum” della Reggia stessa, sembrava alquanto inopportuno. Ma” – ha proseguito Schiavone – “la Sovrintendente dimentica, o fa finta di nulla, che il continuum fra la Reggia ed il vialone è stato interrotto nel momento in cui è stata costruita la Stazione ferroviaria di Caserta che, di fatto, con il suo alto muro di recinzione che rappresenta invece una sorta di “Muro di Berlino”, dove da una parte ci sono i casertani e dall’altra parte del muro ci sono tutti gli altri. Dove era la Sovrintendente” – è l’accusa che lancia Schiavone ai vertici casertani e nazionali del Ministero – “quando, stravolgendo il disegno del Vanvitelli, hanno consentito alle Ferrovie di costruire la stazione ferroviaria ? Perché all’epoca non fu deciso di fare una stazione ferroviaria sotterranea che, in tal modo, avrebbe lasciato intatto il progetto vanvitelliano. Per quali oscuri motivi, ora si tira in ballo il progetto iniziale quando da oltre 50 anni quel progetto è andato a farsi ….benedire ? All’incrocio di Recale sono numerosissime e continue le lamentele che giungono dai cittadini ed automobilisti, che subiscono continue vessazioni da parte degli extracomunitari abusivi che occupano attualmente il predetto incrocio semaforico. Le rotatorie” – ha, infine concluso Schiavone che ha spezzato una lancia in favore del progetto– “si realizzano in tutta Italia e solo nei pressi della Reggia no. Di sicuro si eliminerebbe lo sconcio dei lavavetri e venditori vari. Non voglio puntare il dito contro di loro, ma non è uno spettacolo bello quello che offriamo ai numerosi turisti ed a chi si trova a percorrere il viale Carlo III”.

 

Nunzio De Pinto

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