Non è per nulla preoccupato dalla furiosa offensiva dei dissidenti. Considera l’occupazione della federazione del Pd casertano attuata sabato scorso immotivata e senza senso. E “avverte” i suoi avversari del partito di non avere alcuna intenzione di mollare. Anzi, più è “incalzato, più è spinto ad andare avanti”. Al punto che annuncia la sua ricandidatura al congresso provinciale previsto per l’anno prossimo. Ai microfoni di Campania Notizie, Raffaele Vitale parla fuori dai denti. E respinge con forza le critiche di Giovani turchi, caputiani, Riformisti, area Oliviero-Picierno e pittelliani. “Le critiche che mi vengono rivolte – dice il segretario provinciale dem – si basano sul nulla. Non ho compreso quali siano i temi politici posti da chi si oppone alla segreteria. Io ho sempre cercato l’unità sulla base dei contenuti e della linea da seguire in primis sulle imminenti amministrative, ma quando si va nel merito delle questioni i dissidenti si sono sempre sottratti al confronto”. Sulla proposta del Riformista Dario Abbate di aprire un procedimento disciplinare nei confronti di Vitale per presunte violazioni dello statuto del Pd, il sindaco di Parete taglia corto. “Vadano avanti, io penso a fare politica. Ma è ora di finirla con questo teatrino, i militanti non ne possono più”. Il segretario provinciale sfida i dissidenti anche dal punto di vista “numerico”. “Non mi dimetto. Se lascio c’è qualcun altro che può mettere tutti d’accordo? Sicuramente no. E allora perché far commissariare il partito? Se mi vogliono sfiduciare lo facciano in assemblea. Altrimenti la smettano di chiedere sempre le dimissioni. Sono diventati ridicoli”. Poi l’annuncio che non ti aspetti. “Al prossimo congresso mi ricandiderò alla carica di segretario provinciale”. Insomma, Vitale non lascia, raddoppia.
Mario De Michele
LA VIDEO-INTERVISTA A RAFFAELE VITALE