AVERSA – Il consigliere comunale dell’UdC, Domenico Palmieri, con due interrogazioni, torna ad occuparsi di altrettanti problemi che interessano i residenti di viale Kennedy e che riguardano il particolare lo spartitraffico e la mancata possibilità di fruire del metano per i residenti del popoloso Parco Primavera, non raggiunto dalle condutture del gas per difficoltà di attraversamento della strada in questione, lungo la quale, nel sottosuolo, viaggia la metropolitana.

“La necessità di depositare queste interrogazione consiliare da parte del gruppo UDC – spiega Palmieri, primo firmatario delle stesse –  è stata dettata dalle numerose e pressanti segnalazioni inviate dai cittadini delle zone interessate, a causa dei disagi notevoli che i residenti nelle stesse stanno vivendo già da diversi anni. In particolare si vuole riportare all’attenzione del civico consesso una serie di problematiche connesse allo spartitraffico, in cordolo di cemento armato, fatto costruire dalla precedente amministrazione su viale Kennedy, che avrebbe dovuto nelle intenzioni della stessa, aumentare il coefficiente di sicurezza stradale sul tratto in argomento, ma che di fatto, alla luce dei gravi problemi che ne sono scaturiti, pone non pochi interrogativi sulla sua effettiva utilità. Infatti, da un raffronto dei stati statistici, forniti dal Comando VV.UU. di Aversa, sugli incidenti avvenuti sui tratti di strada in argomento nei tre anni 2004-2007, quando il cordolo non era ancora stato costruito, ed i successivi tre anni 2008-2010, dopo la costruzione del cordolo, si rilevano dati molto eloquenti e cioè che mentre nel triennio 2005-2007, non vi sono morti, nel triennio successivo alla costruzione del cordolo i morti causati da incidenti stradali sono addirittura due. Due morti in tre anni! Su di un tratto stradale inferiore al chilometro, sono da considerare un bilancio a dir poco raccapricciante. E’ del tutto evidente, quindi, che la presenza del cordolo non è affatto garanzia di sicurezza stradale, visto che la gravità degli incidenti è addirittura aumentata dopo la sua costruzione, come ho appena dimostrato. Questo perché numerosi automobilisti e motociclisti vanno spesso a sbatterci contro per mancanza di adeguata illuminazione, ed anche perché molti di loro per evitare i lunghi giri cui sono costretti tentano azzardate e pericolose inversioni di marcia. Per quanto concerne, poi, l’altra faccia del problema su cui verte la presente interrogazione, vale a dire i problemi legati alla viabilità, si può tranquillamente affermare che la costruzione del cordolo è stato come la pioggia sul bagnato. I residenti in via Kennedy e nelle zone adiacenti, già penalizzati dalla abituale congestione del traffico automobilistico, che in alcuni momenti raggiunge punte spaventose per la nota presenza di due edifici scolastici posti a breve distanza l’uno dall’altro, sono oggi costretti a compiere lunghi e complicati percorsi per raggiungere le proprie abitazioni. Tanto per fare un esempio, chi viene da Napoli e deve girare in via Numeroso per dirigersi verso piazza Savignano o via Roma, è costretto a superare il punto di svolta, proseguire per oltre un chilometro, ritornare indietro e, quindi, riuscire finalmente ad imboccare la predetta via. Pertanto abbiamo voluto interrogare il sindaco e l’assessore competente per conoscere la loro intenzione e la loro opinione circa la necessità rimuovere il suddetto cordolo, o comunque, di ridurne la lunghezza in modo da consentire agli automobilisti di poter svoltare a sinistra verso via Numeroso, in modo da evitare le pericolose inversioni di marcia sopra citate ed inoltre, se non sia il caso di porre allo studio forme alternative di sicurezza stradale (con rotatorie, attraversamenti rialzati, dossi artificiali, restringimento della carreggiata, adeguata segnaletica, ecc.) più moderne ed efficaci di quelle attuali.

 

Per quanto concerne invece l’altra problematica, quella relativa al fatto che un’ampia parte dell’area urbana posta ad est di Viale Kennedy, a partire dall’incrocio con via Garofano, non è a ancora servita dalla rete cittadina del gas metano, condizione determinata dall’impossibilità, a tutt’oggi, per il nostro Comune di individuare un attraversamento pubblico che consenta all’Enel di prolungare la condotta del gas da via Nobel a viale Kennedy, chiediamo al Sindaco ed all’assessore al ramo se e in che modo intendano risolvere il problema suindicato, che impedisce di fatto a circa un migliaio di famiglie di potersi allacciare alla rete cittadina del gas metano, oltretutto con grave perdita economica per le casse di questo Ente ed inoltre, se è stata valutata l’opportunità di provvedere ad acquisire la servitù di passaggio o di procedere ad espropriare per motivi di pubblica utilità la strada privata in argomento, per consentire il passaggio della rete del gas verso l’area cittadina in esame, ancora priva di un servizio pubblico fondamentale. L’impedimento di cui trattiamo, infatti, sta creando grave disagio ai numerosi nuclei familiari che abitano in quelle zone, costretti a sopperire con rifornimenti di GPL travasati nel classico “bombolone” esterno. Ma , ad essere penalizzati non sono solo le abitazioni private, anche la Scuola Media “De Curtis” non può utilizzare il gas metano per il proprio riscaldamento. Questa pesante situazione è determinata dal fatto che l’unico passaggio possibile per la rete del gas nella zona considerata, vale a dire la strada privata posta in prosecuzione di via Montale, che dal “Parco Primavera” di Aversa sbocca su via Nobel, è stata improvvisamente chiusa qualche anno fa dal proprietario, in quanto chiede che gli vengano pagati i diritti per la servitù di passaggio. Tra l’altro, vorrei sottolineare, che la riapertura di questa strada privata consentirebbe anche di decongestionare notevolmente un punto nevralgico della nostra città, sul quale insistono due scuole poste a breve distanza l’una dall’altra che creano grossi problemi alla circolazione stradale”.

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