Ha presentato una querela in procura, a Biella, Luca Campana, il 31enne che la notte di Capodanno è rimasto ferito da un proiettile esploso dalla pistola del parlamentare Emanuele Pozzolo. La querela è contro il deputato Fdi sospeso oggi dal partito. Si sono così cristallizzate le condizioni di procedibilità per l’applicazione del reato di lesioni. Campana si è presentato negli uffici della procura in qualità di persona offesa insieme all’avvocato Marco Romanello. E’ stato ascoltato questa mattina e ha detto di non avere maneggiato l’arma al momento dello sparo. “Io sono un semplice operaio e lui è un politico”. Luca Campana ha spiegato così a Corriere Tv il motivo per il quale solo oggi ha presentato una querela in procura a Biella contro Emanuele Pozzolo, il deputato di Fratelli d’Italia dalla cui pistola, la notte di capodanno, è stato esploso in proiettile che lo ha raggiunto a una gamba. “Poteva andare molto peggio”, ha detto, sottolineando che “alla festa c’erano dei bambini”. La replica di Campana non lascia spazio alle interpretazioni: “Assolutamente no. Non è andata come dice Pozzolo. Io non ho mai toccato quella pistola, figuriamoci se l’ho raccolta dal pavimento”. È quanto ha detto Luca Campana, il giovane ferito da un colpo di pistola nella notte di capodanno nell’ex asilo di Rosazza, replicando, secondo quando riporta il Messaggero, al proprietario dell’arma il deputato di Fdi Emanuele Pozzolo. Il parlamentare da sempre ha detto agli investigatori che di non “essere stato lui a sparare”. Aggiungendo: “Forse si è ferito da solo, mentre prendeva l’arma che era caduta a terra”. L’inchiesta, in attesa dello Stub analizzato dai Ris di Parma, verte sulle testimonianze dei partecipanti alla festa che paiono convergere: era il deputato di FdI a tenere sul palmo la mini pistola, una calibro 22 di dieci centimetri di lunghezza e 130 grammi di peso. “Non l’ha puntata contro nessuno, l’aveva in mano e probabilmente è partito il colpo. Involontariamente di sicuro sì, ma questo colpo è partito”, racconta uno dei presenti. Che, come gli altri, non si capacita del fatto che Pozzolo abbia tirato fuori di tasca la pistola. “Non riusciamo a capire, non c’era nessun motivo – afferma -. Era l’una e mezza e fino a quel momento nessuno di noi aveva esploso nemmeno un botto. Siamo contrari, c’erano dei bambini e anche degli animali domestici. Questa persona peraltro non era nemmeno invitata alla festa, è passata di lì giusto per fare gli auguri”, spiegano le testimonianze. Un’altra testimonianza raccolta dalla Stampa riporta le parole che Pozzolo avrebbe pronunciato quella sera: “Sono rovinato”. Si è conficcato nella parte anteriore della coscia di Luca Campana, 31 anni, il proiettile partito dalla pistola del parlamentare Emanuele Pozzolo la notte di Capodanno a Rosazza (Biella). Lo si è appreso in ambienti investigativi. Dai primi accertamenti sembra che la traiettoria sia stata più o meno parallela al terreno. Il proiettile è stato poi estratto dai medici dell’ospedale di Ponderano dalla parte posteriore, poco sotto il gluteo, con un intervento di microchirurgia.

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