Per Enzo Guida il Pd è sempre più un puntino lontano da salutare con la mano o con il gesto dell’ombrello. Il sindaco di Cesa ha un piede e mezzo nel partito di Carlo Calenda. Ridotto a residuo marginale nei dem il primo cittadino già da tempo si sta guardando attorno a caccia di un posto alle prossime regionali. E Azione, che non rifiuta nulla, ha dato la disponibilità a farlo candidare. Durante la campagna elettorale alle politiche Guida ha incontrato diverse volte Pasquale Sommese e figlio nell’intento di appoggiare Stefania Modestino, in corsa al Senato. Campania Notizie svelò gli altarini e come d’incanto il sindaco di Cesa virò sul Pd. Un giochetto che lui stesso confermò con un post Fb di sostegno ai dem pubblicato a campagna elettorale inoltrata. Prima aveva navigato a pelo d’acqua colloquiando con gli squali di Azione.
Manca solo l’ufficialità ma ormai Guida ha sciolto la prognosi. Di fronte a tutti i varchi chiusi ha optato per il soggetto politico di Calenda. Per il primo cittadino cesano le regionali rappresentano l’ultima spiaggia per restare in campo. Nel suo secondo mandato da sindaco ha seminato vento e raccolto tempesta con una serie di gravi errori e decine di provvedimenti amministrativi borderline. Parenti stretti idonei nei concorsi comunali (il fratello Fabio e la compagna Erika Alma), cugini di assessori (Cesario Villano) beneficiari di incarichi diretti di oltre 70mila euro, cooperative in odore di camorra in “pianta stabile” al Comune. La catena delle scelte discusse presenta moltissimi anelli deboli. A Cesa Guida non ha più speranze di incidere sulla vita politica locale. Il re è nudo. E indossare panni puliti non servirà a prolungare il suo impero. La caduta degli dei è inevitabile. Non a caso lil sogno cullato dal sindaco di candidare per la sua successione al trono la compagna Alma, consigliere comunale di Aversa, non sta più in piedi. Alzerebbe un vespaio di polemiche. Il mondo politico e i cittadini chiamerebbero in causa Leopardi: “Non so se il riso o la pietà prevale”. Il dato è tratto. Sul piano locale non ha futuro. Non gli resta che giocarsi la carta delle regionali. Nel Pd avrebbe chance di elezione pari allo zero. Da qui la decisione di svincolarsi dai dem per andare alla corte di Sommese. Di fatto, come confermano alcune scelte politico-amministrative, è già in campagna elettorale. Qualcuno lo fermi. Altrimenti Cesa dovrà ricostruire dalle macerie. Guida già ha fatto disastri. Basta e avanza così.
Mario De Michele