Piero Cappello

E ora vediamo cos’altro si inventa Enzo Guida. Magari un’altra patetica diretta Fb per diffondere il Verbo nella speranza che i cittadini, trattati come sempliciotti che credono agli asini volanti, metabolizzino versioni fantascientifiche sul caso Piero Cappello, il funzionario di Cesa spedito ai domiciliari con l’accusa di aver truccato tre gare al Comune di Calvi Risorta. Gli appalti sono finiti a due ditte considerate legate al clan dei Casalesi. Per Guida sarebbe saggio tacere e ammettere il grave errore di aver “piazzato”, tramite l’articolo 110 del Tuel, Cappello a capo del settore Lavori pubblici, poi assunto a tempo pieno e indeterminato come vincitore di uno dei discussi concorsi comunali presi d’assalto dai parenti degli amministratori locali. Il sindaco avrà l’umiltà di cospargersi il capo di cenere? Manco per idea. Si sente Infallibile. E proprio per questo sta inanellando una serie di strafalcioni come se non ci fosse un domani. Ma il tempo chiede il conto. Ed ecco che ben 35 lavori in corso di esecuzione (link in basso) vengono sottratti dalle mani di Cappello per finire in quelle di Giacomo Petrarca, già responsabile di Urbanistica e Ambiente. L’architetto sarà il nuovo responsabile del procedimento. La revoca era una scelta obbligata, come segnalato più volte da Italia Notizie. Ma Guida l’Infallibile ha cercato in tutti i modi di non arrivare a tanto. Di fatto ha scelto lui Cappello. Revocargli la mansione di Rup è la dimostrazione lampante di un errore pacchiano dal punto di vista politico-amministrativo. E chi sbaglia paga. Sarebbe bastato dire “scusate, ho sbagliato in buona fede”. Invece il sindaco sui social si è spinto oltre manifestando la sua ferma convinzione dell’innocenza di Cappello. Dal punto di vista giuridico non si è colpevoli fino a terzo grado di giudizio, questo è pacifico. Ma sul terreno dell’opportunità politica e amministrativa è tutt’altra storia. Ed ecco che arriva il provvedimento che fa fuori Cappello. Ora si attendono le scuse di Guida. Che non arriveranno mai. Intanto 35 lavori avviati passano di mano. Petrarca non è Superman. Già si occupa di due comparti strategici come l’Urbanistica e l’Ambiente. Se ci saranno ritardi non sarà certo per colpa sua. I cittadini giustamente se la prenderanno con il sindaco che, ahilui, non potrà scaricare come al solito le responsabilità sul gruppo di opposizione Uniti per Cesa. Li ha cacciati dal consiglio preferendo una minoranza ibrida. Quale sarà il prossimo capro espiatorio? In questo Guida è imbattibile. Ne troverà certamente uno. Ad esempio la stampa libera. Per caso vuol far decadere anche quella? Si dia pace. Missione impossibile.

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