Menomale. Almeno stavolta nell’attuazione del progetto di riqualificazione urbana della Palestra del Fanciullo non figurano professionisti imparentati con amministratori locali. Per il servizio tecnico di verifica è stato scelto l’ingegnere Nicola D’Angelo, residente a Sparanise. La procedura è stata istruita da Giacomo Petrarca, neo responsabile del settore Lavori pubblici del comune di Cesa. Lo scorso 19 dicembre il funzionario ha inoltrato un’offerta per trattativa diretta a Nicola D’Angelo. L’ingegnere ha proposto un ribasso del 22,04%, ritenuto congruo, e si è aggiudicato l’incarico. Costo complessivo di 14.971,84 euro. Il professionista dovrà fornire il suo parere tecnico di verifica sul progetto esecutivo redatto da Cesario Villano.
L’architetto di Cesa, cugino omonimo di primo grado dell’allora assessore ai Lavori pubblici e fedelissimo del sindaco Enzo Guida, ottenne l’affidamento diretto per la “modica” somma di 77.595,25 euro. All’epoca il responsabile comunale del settore era Piero Cappello, finito ai domiciliari con l’accusa di aver truccato due gare a Calvi Risorta, poi scarcerato dal Tribunale del Riesame che, sia chiaro, si è pronunciato soltanto sulla misura cautelare. Restano intatti i gravi indizi di colpevolezza. Cappello, prima “prescelto” dal primo cittadino tramite l’articolo 110 del Tuel, poi assunto come vincitore di uno dei tanti discussi concorsi comunali, resta in servizio presso il comune di Cesa ma con poteri fortemente ridimensionati. Non a caso Petrarca, nella stesura della determina di affidamento dell’incarico a D’Angelo, sottolinea che è necessario ricorrere a professionalità esterne all’ente locale per la mancanza di personale qualificato interno. In verità, per la carenza di dipendenti comunali che da molti anni ha colpito tutte le città italiane, in particolare quelle della Campania, sono pochi i comuni che possono contare su due tecnici a tempo indeterminato in forza all’Utc. Ma i guai giudiziari di Cappello hanno fatto saltare i “piani” dell’amministrazione. A Cappello è stato revocato l’incarico di responsabile unico dei procedimenti per ben 35 opere pubbliche in corso di esecuzione. Il carico di lavoro è finito sulle spalle di Petrarca. Non sarà certo colpa sua se i lavori pubblici dovessero subire un rallentamento. L’architetto è già caposettore dell’Urbanistica. Ha il suo da fare con l’attuazione del Puc. L’Utc torna in affanno. Di chi le colpe? Del caso… Cappello.