La risposta di Carlo Marino, sindaco di Caserta, in risposta all’arrivo della commissione d’accesso anticipato dal Il Mattino. Una decisione attesa dopo l’inchiesta che si è abbattuta a giugno su palazzo Castropignano e che ha visto coinvolti il vicesindaco Emiliano Casale e l’assessore Massimiliano Marzo entrambi sacrificati nel rimpasto di giunta appena avviato dal sindaco Carlo Marino (non indagato). «Oggi leggo sul Mattino che sarebbe stata nominata la commissione di accesso. Se fosse vera questa notizia l’amministrazione comunale metterà immediatamente a disposizione tutti gli atti amministrativi tesi a dimostrare la piena trasparenza e l’assoluta distanza da sistemi criminogeni… È un atto gravissimo, che mira a sabotare il corso regolare della vita democratica della città di Caserta, proprio (guarda caso) prima io come sindaco e poi tutta la città avevamo iniziato la battaglia contro l’autonomia differenziata… Si tratta di una vicenda brutta e gravissima, che va contro la città, contro i cittadini perbene, contro il sindaco. A questa aggressione io mi opporrò con tutto me stesso, come mi sono opposto sempre ai delinquenti di questa città. So di dover pagare il fatto che da ragazzo di borgata che si è fatto da solo e che andava il periodo estivo a portare la spesa a casa della gente per mantenersi gli studi ho deciso di mettermi sempre contro i poteri forti di questa terra ma fosse l’ultimo atto della mia esperienza politica continuerò a lavorare per il bene comune, contro la criminalità, contro i politici che ci hanno venduto per le loro carriere personali, contro chi attacca la città per favorire l’autonomia differenziata. Non starò zitto. Non assisterò in silenzio a quest’operazione di inversione della verità e di distruzione della reputazione di una amministrazione sana e di una intera città. Se tutto fosse vero… farò un’operazione verità, mettendo a disposizione dei funzionari del Ministero tutti gli atti che richiederanno e raccontando alla città come ha prevalso ‘l’odio’ di un singolo nei confronti dei casertani e nei confronti di due persone. Viva Caserta, vivo per lei e per lei ho sacrificato i miei affetti e la mia famiglia e se oggi piango per lei so che con la forza di San Anna e San Sebastiano ridaremo dignità ai casertani».

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