Verso le elezioni comunali 2024 di Gricignano. Per ricapitolare tutto ciò che avvenuto negli ultimi mesi si rimanda alla visione del capolavoro di Eduardo Scarpetta “Il medico dei pazzi”. Dopo un paio d’ore di risate a crepapelle e scremate le alleanze politicamente folli vediamo com’è l’attuale scenario in vista delle amministrative. Il sindaco Vincenzo Santagata sarà in campo per la riconferma. Al primo giro fu una passeggiata. Nel 2019 la lista “SiAmo Gricignano” stracciò “Gricignano al Centro” guidata da Vittorio Lettieri. Sette elettori su dieci preferirono Santagata e il suo team a discapito del figlio dell’ex sindaco Andrea Lettieri e della sua coalizione. La campagna elettorale fu al veleno. Lettieri e company, in preda a una grave forma di dissociazione politica dalla realtà, puntarono sulla questione morale. Enrico Berlinguer si rivoltò nella tomba. E Santagata annientò Lettieri jr. La prossima tornata elettorale si preannuncia più combattuta. In lizza ci dovrebbero essere tre schieramenti: oltre a Santagata, si dovrebbe riproporre lo sconfitto Lettieri, terzo incomodo un raggruppamento promosso dall’ex vicesindaco Michelina Caiazzo, capitanato da lei stessa o dal medico Francesco Di Luise. Ma il campo più affollato è quello degli indecisi. Politicamente cervellotica la posizione del Pd. I dem hanno dialogato un po’ con tutti. Addirittura anche con Fratelli d’Italia, rappresentati dalla Caiazzo. Immaginate come prenderebbe Elly Schlein un’alleanza tra dem e meloniani? Ci manca CasaPound con la selva di braccia tese e siamo a posto. Le prove tecniche d’intesa contronatura non sono proseguite per il “no” della Caiazzo, che vorrebbe dar vita a un raggruppamento omogeneo sotto il profilo politico. Del resto il neo segretario di FdI di Terra di Lavoro, l’onorevole Gimmi Cangiano, anche in Provincia ha posto il veto ad alleanze spurie collocando il partito in alternativa alla squadra di governo di Giorgio Magliocca. Ancora da decidere il condottiero. Caiazzo, che in un primo momento sembrava la leader naturale, ha indicato Di Luise. Il medico si è detto disponibile a fare spazio al consigliere di opposizione. Trattative in corso. Torniamo al Pd. Tonino Guida e il suo seguito hanno manifestato già da tempo i loro mal di pancia nei confronti della maggioranza griffata Santagata. Pomo della discordia? Non si sa. Almeno ufficialmente. Guida, leader indiscusso del circolo, sogna un ritorno di fiamma con l’ex sindaco Andrea Moretti. E non esclude un accordo in salsa prima Repubblica con Lettieri senior per tirare la volata al figlio Vittorio. Se Gricignano si rituffasse nel passato avrebbero un ruolo di primo piano i tre “grandi vecchi” della politica locale (Tonino Guida-Andrea Lettieri-Andrea Moretti), con Vittorio foglia di fico. Ma, a quanto pare, l’ex assessore Carlo Munno, genero di Guida, non sarà della partita. Avrebbe giurato fedeltà a Santagata. Un altro indeciso è Gianluca Di Luise, sicuramente una risorsa, che si è andato via via defilando dalla maggioranza. Si è eclissato per un progetto alternativo? Staremo a vedere. È un dato di fatto la perdita di pezzi per strada di SiAmo Gricignano. Colpa del sindaco o di pretese irricevibili? Chissà… Per Santagata il voto rappresenta la prova del nove del suo operato sul piano amministrativo. La maggioranza ha lavorato bene? Decideranno gli elettori. Nel frattempo si spera che non vada in scena un altro atto della commedia di Scarpetta. Sarebbe tragicomico. E sarebbe inevitabile dire: “Questo manicomio è pieno di pazzi”.

Mario De Michele

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