Gianni Cuperlo, noto esponente del Partito Democratico, si è candidato alla segreteria del partito. Lo ha annunciato in un’intervista a Repubblica, in cui ha detto: «Con umiltà ci sarò perché in discussione questa volta è l’esistenza del Pd». Le primarie del PD si terranno il 19 febbraio 2023, e oltre a Cuperlo si sono già candidate altre tre persone: Stefano Bonaccini, il presidente della regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna e attualmente deputata, e l’ex ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli. Cuperlo ha 61 anni, è deputato ed è già stato candidato alle primarie del Partito Democratico nel 2013. Arrivò secondo, prendendo il 18 per cento dei voti contro il 67 per cento di Matteo Renzi. Divenne poi presidente del PD, con Renzi segretario, e da allora è sempre rimasto nel gruppo dirigente del partito. “Avrei voluto un congresso che non partisse dai nomi. In questi anni abbiamo cambiato nove segretari e vissuto tre scissioni, forse dovremmo riflettere sul perché. Stimo Stefano, Elly, Paola, solo penso che senza un confronto plurale e sincero i guasti di ora potrebbero riprodursi dopo”. “Vorrei dirle cosa mi spinge a fare un passo in avanti anche contro il mio carattere: è il timore che il Pd non regga il peso dei suoi errori e possa finire come i socialisti in Francia. Quello sarebbe un danno irreversibile e se vogliamo evitarlo serve che più voci si confrontino. L’alternativa sarebbe l’ennesima conta sui nomi mentre il problema è tornare a pensare al mondo per come è stato stravolto e a una società impoverita non solo nel reddito ma in una domanda di senso. La destra ha vinto per una ideologia che ha cavalcato sofferenze e rabbia. Non la batteremo senza un impianto ideale e culturale più solido e credibile, che si parli di riscatto sociale o dei concetti di libertà e fraternità”.