«Siamo la Regione d’Italia che ha fatto registrare il numero minore di morti per Covid, anche se abbiamo tra 10mila e 15mila dipendenti nella Sanità in meno rispetto alla popolazione e abbiamo certificato spese per 500 milioni di euro», mentre «ci sono Regioni con meno abitanti che hanno certificato spese per un miliardo. Bisogna fare un’operazione-verità e capire chi pagherà. Diciamolo chiaro: se si vuole fare l’assalto alla diligenza. siamo pronti anche noi». Così il presidente della giunta regionale campana, Vincenzo De Luca, parlando ai giornalisti in prefettura, a Napoli, dopo la firma della convenzione con il ministero degli Interni per l’attivazione del «numero unico di emergenza europeo». Nella tradizionale diretta Facebook del venerdì, poi, il governatore ha rincarato la dose: «Basta logica della rapina di risorse alla Regione Campania. Da oggi daremo parere negativo. Questa posizione la manterremo anche quando discuteremo del riparto del fondo sanitario nazionale. Se non avremo le risorse proporzionate alla popolazione daremo parere negativo». E ancora: «Se non avremo le risorse proporzionate alla popolazione campana, daremo parere negativo. Poi veda il governo quello che deve fare. Ma la logica della rapina a danno della Campania deve terminare, perché sono 10 anni che andiamo avanti con questa presa in giro drammatica sulla pelle dei nostri concittadini».

De Luca ha definito un «segnale di sensibilità politica» la visita del premier Draghi a Napoli per la firma del Patto per Napoli. Poi rivolgendosi scherzosamente al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha aggiunto: «Certo, lui ha avuto 1,2 miliardi, diciamo che, come si dice, chiagne e fotte». Nella tradizionale diretta Facebook del venerdì, poi, De Luca ha invitato di nuovo i campani a indossare la mascherina: «Termina lo stato di emergenza ma non i contagi – ha detto – e dobbiamo fare attenzione e continuare a usare la mascherina, anche all’esterno, perché la Campania è tutta un assembramento. Ieri ci sono stati 8mila positivi, un calo di 3-4 unità nelle intensive ma 25 ricoveri in più nei reparti ordinari, va fatta attenzione – ha spiegato – ci sono più ricoveri con pochi sintomi, meno ricoveri di casi gravi».

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