“Le elezioni dell’8 e il 9 giugno sono una sfida decisiva per il futuro dell’Europa. E dobbiamo schierare tutte le energie migliori di cui disponiamo. Per questa ragione ho chiesto a Stefano Bonaccini di guidare la lista del Nord est: la sua esperienza decennale da presidente dell’Emilia-Romagna e il suo ruolo di presidente del Pd ne fanno una proposta molto forte per la battaglia che dobbiamo condurre e l’Europa che vogliamo costruire. Lo ringrazio per aver accettato”. Lo afferma in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein. “Questo messaggio è per tutti voi emiliano-romagnoli, con enorme gratitudine. Oggi non finisce nulla, oggi è un nuovo inizio. Abbiamo ancora tantissima strada da percorrere insieme”. Con queste parole Stefano Bonaccini su Facebook accompagna un lungo video messaggio, dieci minuti, in cui spiega perché ha accettato di candidarsi alle Europee nella circoscrizione del Nord-Est, chiesto dalla segretaria Elly Schlein. “Per me è stata una riflessione lunga”, dice leggendo il messaggio, “sono stati questi dieci anni” alla guida dell’Emilia-Romagna “importantissimi, belli, faticosi ma molto importanti”. Bonaccini nel video ripercorre alcuni punti salienti dei suoi dieci anni alla guida della Regione. ‘Quando fui eletto la prima volta nel 2014 ero consapevole della responsabilità che mi caricavo sulle spalle. Eravamo nel punto più basso nella storia della partecipazione, a quel voto partecipò poco meno del 40% degli elettori. Eravamo in un periodo in cui la fiducia nella politica era ai minimi termini, nel pieno di una recessione che aveva sconquassato l’Italia, l’Europa e l’Emilia-Romagna’. Due anni prima i terremoti che hanno prodotto 28 vittime, centinaia di feriti, oltre 12 miliardi di danni’. Oggi ‘siamo la locomotiva d’Italia come ci riconoscono tutti’. Dalla disoccupazione agli asili nido alle università ‘che attraggono talenti’, elenca ciò di cui va più fiero. E soprattutto: ‘È la Regione che più combatte per salvaguardare la sanità pubblica’. ‘Dobbiamo essere orgogliosi di questi risultati raggiunti insieme a tutte le parti sociali e a tutti gli amministratori di questa regine riuniti nel Patto per il lavoro e il clima’. ‘Vi garantisco che ho dato tutto ciò che potevo, ho sempre voluto essere presidente di tutti a prescindere da chi mi abbia votato, perché le istituzioni sono o dovrebbero essere la casa di tutti’. “È a Bruxelles che si prendono e sempre più si dovranno prendere decisioni importanti. È in Europa che si gioca la nostra capacità di rappresentare i nostri valori, i nostri interessi, le cose che servono ai nostri cittadini”. Così, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, spiega, in un video su Facebook, la sua candidatura alle prossime elezioni europee. Quindi, argomenta, “siamo chiamati ad un lavoro difficile e importantissimo: realizzare politiche che tengano insieme ambiente e lavoro e non contrapporli, una transizione ecologica e digitale che salvaguardi le classi più deboli e le nostre filiere economiche. Perché è lì, in Europa, che si costruiscono le condizioni per la pace o ci si arrende alla guerra e alle guerre. Senza una Europa più forte e più unita – conclude Bonaccini – resteremmo spettatori impotenti di decisioni prese da altri”. “Non possiamo lasciare l’Europa in mano a chi nega i cambiamenti climatici, o a chi protesta senza avere agito con competenza e capacità nel momento in cui le decisioni venivano prese”. Così Bonaccini, spiega nel suo un video su Facebook, la sua candidatura. “Non possiamo consegnare l’Europa, dal mio punto di vista, a chi pensa di potere isolare l’Italia dal resto del mondo – aggiunge – a chi vuole alzare e costruire muri e assiste impotente alle guerre come se non riguardassero anche noi. Abbiamo bisogno, al contrario, di costruire ponti”, conclude Bonaccini. “Potete star certi di una cosa. Io non me ne vado dall’Emilia-Romagna, da qui non me ne andrò mai. Ricoprirò a tempo pieno il mio ruolo, se sarò eletto, fino alla prossima estate, fino all’ultimo giorno”, “le elezioni regionali si svolgerebbero ragionevolmente nel prossimo autunno, cioè dieci anni dopo quelle che mi portarono qui. La prima volta fui eletto nel novembre 2014. Sarà una transizione ordinata, come siamo abituati a fare in Emilia-Romagna”. Così Bonaccini nel suo lungo videomessaggio che accompagna la notizia della sua candidatura alle Europee. “Tutto è predisposto affinché non ci siano rallentamenti”. Al voto in Regione si andrebbe dunque in autunno, ipoteticamente novembre 2024.

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