Su una tematica impegnativa e complessa come quella dei roghi tossici preferiamo sederci dalla “parte del torto, visto che – direbbe Brecht – tutti gli altri posti già sono stati occupati”. Non si tratta di indossare gli abiti del bastian contrario ma di osservare e analizzate la problematica in tutte le sue numerose sfaccettature. Per citare Giancarlo Livraghi, “siamo avvantaggiati dal fatto che la marea della stupidità è così dominante che si aprono occasioni sempre più interessanti per andare controcorrente”. Per questa riflessione, che piacerà a pochi, abbiamo preso spunto dalla nota del comune di Orta di Atella sulle operazioni di rimozione dei rifiuti abbandonati lungo l’arteria stradale “Sannitica” (Ex SS87NC), in un tratto particolarmente colpito dall’abbandono indiscriminato di rifiuti. “L’intervento – si legge nel comunicato stampa – è stato condotto dal Comune di Orta di Atella in stretta collaborazione con la Città Metropolitana di Napoli. Tale azione si è resa necessaria e urgente al fine di prevenire ulteriori inneschi di roghi tossici, data la notevole quantità di rifiuti abbandonati in loco”. L’ente di via Petrarca fa sapere che “l’intervento da parte nostra si è reso necessario e urgente al fine di evitare ulteriori inneschi di roghi tossici, considerata la quantità industriale dei rifiuti ivi abbandonati”. Nel contempo gli amministratori locali chiedono alla Regione Campania, che è proprietaria della strada, di “fare la sua parte, precisando che il nuovo Codice della strada prevede che gli enti proprietari delle strade, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, devono provvedere oltre alla manutenzione anche alla pulizia delle arterie”. Il Comune di Orta di Atella ha scritto gli enti preposti (Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli, Ato Napoli 1 e Napoli 2, Eda di Caserta e Sma Campania, quest’ultima è la società in house regionale preposta proprio alla rimozione e trasporto a recapito dei rifiuti in questione), “al fine di attivare una cooperazione leale tra le parti”. I governanti ortesi hanno inoltre fatto presente che “i Comuni, sempre più con scarse risorse sia finanziarie che umane, non devono essere lasciati soli; è praticamente insostenibile far fronte soprattutto a siffatti problemi di natura ambientale”. Infine, si legge nella nota, si precisa che “il Comune di Orta di Atella continuerà a monitorare la situazione e a sollecitare gli enti competenti affinché si giunga a una soluzione duratura per il problema dell’abbandono dei rifiuti sulla Sannitica”. Questo è il fatto. Ma non è sufficiente per comprendere l’intera portata del problema. Allora, andiamo “dentro la notizia” per abbozzare un ragionamento che, ripetiamo, piacerà a pochi. A corredo del comunicato stampa sono state inviate una quindicina di foto. Ci sono quelle che mostrano la strada ripulita. Ma anche quelle dei rifiuti rimossi. E qui è nata la nostra riflessione. Ci saremmo aspettati la solita fotogallery dello scempio ambientale con lo sversamento di materiale di risulta e di scarti industriali. In realtà per gran parte si tratta di immondizia domestica: pezzi di mobilio, elettrodomestici, sacchetti di rifiuti, indumenti, tappeti. Saltano agli occhi anche bustoni pieni di scarpe che riconducono alla produzione calzaturiera, cioè alla filiera mortifera della Terra dei Fuochi. Ma l’aspetto di cui si parla poco, almeno stando alle foto che ci sono state inviate, è il “ruolo” di noi tutti nella proliferazione dei roghi tossici. Per una volta vogliamo autodenunciare le nostre responsabilità? Per una volta abbiamo il coraggio di puntare l’indice contro l’inciviltà? Per una volta siamo in grado di assumerci le nostre colpe? Se per strada c’è un sacchetto perché ci sentiamo in diritto di buttarne un altro, tanto già c’è immondizia? E dov’è è andato a finire il senso civico che ci dovrebbe indurre a non sversare ovunque mobili, frigoriferi, materassi, indumenti e di tutto e di più? E no, non regge la storia dei mancati controlli. Non è accettabile imputare tutte le colpe alla ditta di raccolta rifiuti. Non si può sempre e comunque addossare le responsabilità agli altri. Scommettiamo che la strada Sannitica appena ripulita sarà di nuovo sommersa dai rifiuti nel giro di pochi giorni? Per carità, le istituzioni devono fare molto di più. Però se quando si è insediata la nuova amministrazione comunale la percentuale di differenziata a Orta di Atella era pari al 34.5% ci sarà un motivo? Ci saranno comportamenti errati o meglio primitivi che devono interrogare ognuno di noi? C’è Terra dei Fuochi ma anche Terra di inciviltà. La colpa è sempre degli altri? Va bene. Gli altri siamo noi. Nessuno si senta offeso ma, attenzione, nessuno si senta escluso.

Mario De Michele

LE FOTO DELL’INTERVENTO DI PULIZIA SULLA SANNITICA



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