“In queste settimane, molti Comuni del Casertano si sono fronteggiati in una situazione analoga o peggiore rispetto a quella del Comune di Frignano, ritrovandosi con cifre milionarie di disavanzo di amministrazione. Nonostante ciò solo il Comune di Frignano è giunto a dichiarare il dissesto con gli inevitabili danni che ne conseguono”. I consiglieri di minoranza Vincenzo Mastroianni, Giovanna Alidorante e Aldo Simonelli tornano alla carica sulla “scellerata del sindaco Lucio Santarpia di mandare l’ente in default. “Bisogna fare alcune precisazioni – dichiarano gli esponenti dell’opposizione – circa i danni che questo dissesto porta con sé. Il Comune non potrà chiedere mutui per opere pubbliche con agevolazioni, costringendolo solo ad alzare al massimo le aliquote per i tributi locali e le tariffe dei servizi. Dunque, chi pagherà realmente per questa maldestra decisione saranno i cittadini di Frignano. Questo dimostra ancora una volta il completo disinteresse e l’assenza di coraggio e volontà da parte dell’amministrazione Santarpia nel proteggere il comune e la popolazione, ma conferma invece la necessità di tutelarsi e lavarsi le mani dalla gestione economica del comune. Per avviare la gestione dei debiti – rimarcano Mastroianni, Alidorante e Simonelli – si attende l’arrivo di una commissione straordinaria, che prima dovrà avviare una procedura per certificare l’ammontare del passivo dell’ente locale e successivamente passerà ad affrontare la questione di gestione dei debiti”. I consiglieri di minoranza battono con forza sul tasto dell’incompatibilità. “La speranza è quella che questa commissione giunga al Comune di Frignano il più tardi possibile, in quanto una prolungata permanenza della suddetta commissione comporta un ulteriore dispendio per il comune, che chiaramente ne deve ripagare l’operato. Oltretutto, dichiarare il dissesto finanziario vuol dire avvantaggiare il Tesoriere Comunale, perché in fase di dissesto il Comune non può chiedere l’anticipazione di cassa. Situazione molto interessante e favorevole per il Tesoriere Santarpia. Per come sono stabiliti gli interessi derivanti dal rapporto contrattuale tra il Comune di Frignano e il Tesoriere Santarpia non conviene a quest’ultimo anticipare fondi per la Cassa Comunale. Questa situazione – concludono Mastroianni, Alidorante e Simonelli – non può non far pensare ad un conflitto d’interesse tra il Sindaco Santarpia e il fratello tesoriere, poiché tra i due esiste una forte incompatibilità. L’auspicio, pertanto, è quello che la sentenza del 6 ottobre dichiari il Sindaco incompatibile, in modo da poter riprendere a svolgere un’azione amministrativa trasparente, legale, non compromessa e scevra da secondi fini”.