Per ora sono solo chance. Ma ben presto potrebbero tramutarsi in fatti concreti. Il casertano Gianpiero Zinzi è in pole per un posto nel nuovo governo. Alle politiche l’esponente della Lega ha condotto il partito di Salvini a percentuali altissime, a un soffio da quelle nazionali. Su scala italiana il Carroccio nel proporzionale della Camera si è fermato al 9,7%. Nel collegio di Caserta ha ottenuto il 9,03 per cento, il più alto in assoluto in Campania e tra i migliori risultati ottenuti dalla Lega al sud. L’effetto Zinzi balza agli occhi già dall’analisi del voto regionale. Nella circoscrizione Campania 1 i seguaci di Salvini racimolano appena il 2,8% delle preferenze. In Campania 2 il dato complessivo sale al 6,3%, mentre nel collegio di Terra di Lavoro c’è il boom con il superamento del 9 per cento. Il Carroccio si piazza benissimo anche nel collegio di Aversa con il 7,2%. Insomma in base ai numeri, che in politica contano, Zinzi dovrebbe essere premiato con una poltrona di sottosegretario. Nel centrodestra campano la sfida per la conquista di un posto al sole nel governo è tra l’uscente Edmondo Cirielli (favorito), Giuseppe Pecoraro, Marta Schifone, Antonio Iannone, Attilio Pierro e Pina Castiello.
Cirielli di Fratelli d’Italia, generale di Brigata in concedo, è inserito a pieno titolo nel toto-ministri per il dicastero della Difesa per la sua lunga esperienza politica e istituzionale. Ma pochi di loro portano una dote di voti, in termini percentuali, come quella di Zinzi. In casa Lega la Castiello, non eletta, ha qualche possibilità essendo sottosegretario uscente, ma in questa mano Zinzi si può giocare le carte migliori grazie al successo del partito di Salvini nei collegi dove il casertano era capolista alla Camera. Un altro casertano che può dire la sua è Giovanni Russo. Il deputato uscente di Fdi, che ha diligentemente accettato il quarto posto nelle due circoscrizioni di Campania 1, ha maturato molta esperienza come componente della commissione Difesa della Camera, soprattutto nell’ambito dei rapporti con gli Stati esteri. È stato vicepresidente sezione bicamerale parlamentare su Azerbaijan, Kazakistan, Giordania, Quatar, Marocco, Thailandia, Emirati arabi, Arabia Saudita, Serbia, Grecia, Cuba, Taiwan, Brasile, Argentina, Repubbliche Balcaniche, Parlasur. Inoltre è stato capodelegazione per l’Italia in Azerbaigian ed in Kazakistan, oltre che coordinatore dell’intergruppo parlamentare, da lui istituito, per la valorizzazione dell’industria della Difesa. Tra i seguaci della Meloni un altro casertano che ha le carte in regola per entrare nel governo è sicuramente Enzo Pagano. L’aversano, uomo politico competente e dalla spiccata moralità, è sempre stato un grande portatore d’acqua (possiede un grosso bagaglio di voti) fin da quando il partito era a poco più dell’un per cento. Sul versante moderato del centrodestra Forza Italia sembra orientata a recuperare Stefano Caldoro, sconfitto nell’uninominale. Una cosa è certa: numeri alla mano la pattuglia campana nel nuovo governo a trazione Fdi dovrebbe essere nutrita e ben rappresentata.
Mario De Michele