Nella Sala della Memoria, voluta dal compianto Sindaco Giuseppe Sagliocco, il primo cittadino di Aversa, Francesco Matacena, accompagnato dagli assessori Eufrasia Cannolicchio ed Olga Diana e dai consiglieri comunali Pietro Giglio e Domenica Pisano, ieri 6 agosto 2024, ha incontrato una delegazione di Consoli del Corpo Diplomatico Consolare Napoli-Campania. L’incontro è servito a programmare il grande evento di settembre che vedrà nella città normanna l’arrivo del Corpo Diplomatico Consolare Napoli-Campania al gran completo, con Consoli di carriera e onorari rappresentanti di ben 35 Paesi. Ad Aversa, con l’avvocato Gennaro Danesi, Console Onorario del Nicaragua, amico personale del Sindaco, sono intervenuti Maksym Kovalenko, Console generale dell’Ucraina e Decano del Corpo diplomatico consolare Napoli-Campania, Vincenzo Russo, Console Onorario della Lituania, Antonio Castiello, Console Onorario del Kirghizistan. C’è stato anche il collegamento telefonico con Maria Puopolo, Console onorario della Liberia, e con Zakkia El Kouba, Console onorario del Libano. “Già prima che diventasse Sindaco – ha detto Gennaro Danesi in apertura – l’amico Matacena aveva manifestato l’esigenza di portare Aversa al centro del panorama internazionale. Ed io dico che Aversa ha tutti i numeri per imporsi, non solo per la sua millenaria storia, la cultura, le tradizioni, ma anche perché dal punto di vista economico ed imprenditoriale rappresenta un volano per tutta la Campania”. Sul tavolo tante le iniziative proposte, con il Sindaco Matacena che ha chiesto ai rappresentanti del Corpo Diplomatico Consolare Napoli-Campania una collaborazione “che sarà fondamentale anche nell’ottica della candidatura di Aversa a capitale italiana della cultura nel 2030”, quando la città normanna celebrerà i suoi mille anni di vita. Una collaborazione che può mettere in atto – secondo il primo cittadino di Aversa – una serie di dinamiche capaci di promuovere lo sviluppo culturale ed economico della città, in particolare dei settori trainanti come quello calzaturiero, caseario ed enogastronomico. Tutti i Consoli presenti hanno preso la parola, dando la loro disponibilità per mettere in moto tutti i meccanismi possibili per dare spazio ad Aversa, promuovendo le sue eccellenze nel mondo. Durante l’incontro si sono poste anche le basi per un futuro gemellaggio tra Aversa e la città ucraina di Sarny, con il Console generale Maksym Kovalenko che, parlando della disastrosa guerra in corso, ha ringraziato nuovamente l’Italia ed Aversa, in particolare, per quanto fanno per i connazionali in questo delicatissimo momento, apprendendo con soddisfazione che la comunità straniera più numerosa della città normanna è proprio quella ucraina.

Intanto il monumento ai Caduti di piazza Municipio ritrova, così, la lampada votiva, che era stata danneggiata durante i festeggiamenti per il terzo scudetto del Napoli, nel maggio dello scorso anno, e custodita da allora da alcuni soci del vicino circolo ricreativo “Jommelli”, in attesa di un intervento del Comune che non è mai arrivato. Lunedì scorso il primo cittadino è intervenuto e due dipendenti comunali hanno provveduto a sistemare l’artistica lampada in bronzo realizzata nel 1960 dall’Associazione Nazionale del Fante e restaurata nel 2004. “Era doveroso – ha dichiarato Francesco Matacena – intervenire, recuperando la lampada perenne che rappresenta nella memoria collettiva il riconoscimento del sacrificio di tanti figli di questa terra e non solo”. Sulla stampa locale era intervenuto più volte il cav. Pasquale Ronza, orfano di guerra, da sessant’anni residente in Olanda ma aversano doc, che non ha mai nascosto l’amore incondizionato per la terra nativa. Nonostante le diverse segnalazioni di Ronza, dei soci del circolo Jommelli e di tanti cittadini, l’Amministrazione comunale guidata dal predecessore di Matacena non aveva trovato il tempo per intervenire. Matacena lo ha fatto, riconoscendo il grande valore simbolico della lampada votiva che dal 1960 rende omaggio ai caduti in guerra, ben rappresentati dallo straordinario monumento di Francesco Jerace, lo scultore calabrese autore ad Aversa anche dei monumenti a Cimarosa, in piazza Mazzini, e a Pietro Rosano, il ministro suicida, nella Villa comunale.

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