Le critiche di Antonio di Pietro al Quirinale per le celebrazioni del 2 giugno sono “la prova definitiva” che l’Idv “é incompatibile” con il Pd. Lo afferma Beppe Fioroni, in una intervista al Messaggero, sottolineando che “parlare contro la festa andando sopra i toni come ha fatto di Pietro significa offendere il comune sentire dei cittadini”. “Eventi del genere – aggiunge – pongono ancora una volta al Pd la responsabilità delle scelte, la necessità di dover scegliere le proprie alleanze.

Sapendo privilegiare chi ha cultura di governo, chi ha senso del rispetto dello Stato e delle istituzioni, chi lavora per il bene dell’Italia e degli italiani da chi invece non perde mai occasione per barattare qualche consenso in più per il proprio orticello e il proprio partito rispetto all’interesse generale del Paese”. E “il linguaggio di Di Pietro, i suoi comportamenti non sono compatibili con chi vuole costruire insieme con noi una alternativa di governo chiara e coerente”. Se il leader dell’Idv insomma “non opera una inversione di rotta a 360 gradi, distrugge la possibilità di ogni forma di rapporto di coalizione con il Pd”. “Mi auguro che Bersani – conclude – come sta quotidianamente cominciando a dire, dica chiaro e forte la nostra posizione” in modo da evitare anche “una dipietrizzazione di Sel” visto che Vendola invece “ha senso dello Stato”.

 

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