“Può essere tutto, ma senza Berlusconi dove vanno? Chi piglia i voti, Scajola?”. Così ha risposto Umberto Bossi a chi gli chiedeva di una possibile fronda nel Pdl. “Berlusconi l’avete trasformato in un criminale ma a una bella fetta di gente è ancora abbastanza simpatico.
Prendere i voti è una cosa difficile”. “Prima bisogna fare la legge elettorale, poi dobbiamo fare la riduzione del numero dei parlamentari, per la quale abbiamo già presentato la legge in Cdm”: lo ha detto Umberto Bossi, a margine del congresso provinciale a Varese, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano dell’ipotesi di elezioni anticipate. “La condizione che mi viene posta” dall’Udc è “accantonate Berlusconi e noi siano pronti. E’ una condizione impraticabile e ingiusta. Io lavoro all’aggregazione di moderati senza condizioni capestro”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano nel corso del suo intervento a Saint Vincent. “Chi mi chiede ogni giorno di accantonare Berlusconi – ha spiegato Alfano – abbia le idee chiare se non le ha avute fin qui, altrimenti abbia l’onestà di dire tutto il contrario, che non condivide il mio diniego”. “Io – ha aggiunto Alfano – dico con con grande chiarezza che lavoro per un percorso di aggregazione delle forze moderate senza condizioni-capestro che vedrebbero un sentimento di ingiustizia alimentarsi dentro il Pdl. La nostra – ha concluso – é una posizione molto netta molto chiara”. “Non intendiamo tornare indietro sul bipolarismo, una condizione di democrazia trasparente in cui chi vince governa e chi perde va all’opposizione”. E sulla legge elettorale bisogna “restituire ai cittadini il diritto di scelta del parlamentare, ma anche del premier”. “Vogliamo restituire – ha aggiunto il segretario del Pdl Alfano – il diritto di scelta del parlamentare, unendolo al diritto di scelta del premier, perché se noi togliamo ai cittadini il diritto di scelta del premier, nel momento in cui diamo loro il diritto di scelta del parlamentare, truffiamo i cittadini”. Per Alfano “entrambe le cose vanno fatte, stabiliremo come, troveremo la formula migliore”. Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria non è “assolutamente” interessata a guidare il Terzo Polo, una volta concluso il suo mandato. Lo ha detto la stessa Marcegaglia a ‘Che Tempo che fa’. Alla domanda del conduttore Fabio Fazio, che chiedeva se fosse interessata all’offerta del leader Udc, Pierferdinando Casini, di guidare il Terzo Polo, Marcegaglia ha risposto: “Assolutamente no, con Casini non ci siamo parlati, lo stimo, siamo amici, ma non c’é un dibattito su questo tema”. “Sono illazioni – ha proseguito Marcegaglia -, talvolta strumentalizzazioni, il 24 maggio quando scadrà la mia presidenza di Confindustria, torno a fare imprenditore e la mamma a tempo pieno, ho figlia di 8 anni e mezzo che non vedo mai, non sono interessata a fare il leader del Terzo Polo in nessun modo”. E fare politica in generale? “Assolutamente no, voglio tornare a fare imprenditore a tempo pieno” ha tagliato corto Marcegaglia spiegando che “un imprenditore che crea occupazione e posti di lavoro ha già un ruolo importante per il suo Paese”.