“I dati diffusi dal Viminale, come ha ricordato il Ministro Cancellieri nei giorni scorsi – si legge nella nota diffusa dal segretario del Pdl -, sono solo dati ufficiosi che vengono raccolti con metodi empirici soggetti inevitabilmente ad un margine di errore. Anche se tale margine è molto contenuto, esso è però certamente superiore allo scarto dei voti, davvero minimo, che si registra allo stato tra le prime due coalizioni della Camera”.
“In queste condizioni, come sempre avviene negli Stati Uniti, l’autorità preposta alla diffusione dei dati ufficiosi non può che dichiarare il ‘too close to call’, cioè l’impossibilità di dichiarare il vincitore considerato lo scarto irrisorio di voti a livello percentuale ed assoluto”. “Solo gli Uffici Centrali circoscrizionali e solo l’Ufficio Centrale presso la Corte di Cassazione – spiega Alfano – potranno calcolare con certezza, sulla base dei verbali di tutte le sezioni, la coalizione che ha effettivamente conseguito il maggior numero di voti ai fini dell’assegnazione del premio di maggioranza nazionale”.