E’ partito con un’ora e mezzo di ritardo il corteo dei movimenti per la casa e contro le grandi opere, da piazza San Giovanni a via Merulana. Dal camion in testa alla manifestazione ha parlato Paolo Di Vetta del movimento per la casa romano: “Assedieremo il ministero dell’Economia, la Cassa depositi e presiti, il ministero delle Infrastrutture.
Sapremo come riversare la nostra rabbia dopo averla organizzata. Non finisce oggi e non finisce qui: e’ solo l’inizio”. “Casa, tanta casa”. I movimenti per il diritto alla casa hanno ‘occupato’ la piazza. Sono arrivati tutti insieme, in gran numero, e subito con i loro slogan, striscioni e cartelli variopinti, hanno calamitato su di se’ l’attenzione. “Occupiamo tutto”, “la casa diritto di tutti”, tra i tanti cartelli tenuti alti. Foltissima la presenza di nuclei familiari di immigrati con al seguito bambini anche in fasce, pronti per animare il corteo. Gli slogan riguardano il rifiuto allo sgombero delle case occupate, e non a caso qualcuno ‘armato’ di megafono scandisce uno dietro l’altro i posti di Roma dove ci sono edifici occupati, e la risposta dei manifestanti ogni volta e’ “occupato!”.