“Vi prego, sul problema corruzione servono scelte chiare, nette, concrete. Categoriche. Non sono possibili deviazioni, ma purtroppo questo sta avvenendo”. E’ l’appello di Don Ciotti, presidente di Libera, ad approvare il ddl anticorruzione velocemente e introducendo il reato di autoriciclaccio, l’incandidabilità di chi è condannato per corruzione e la definitiva applicazione della norma sulla confisca dei beni dei corrotti già prevista dalla Finanziaria del 2007.
“Siamo alla vigilia delle elezioni e bisogna darsi una mossa”, ha detto don Ciotti, presentando il dossier Corruzione, la tassa occulta che impoverisce il Paese: “Il disegno di legge é un passo in avanti ma è già mortificato, frenato da chi ha altri giochi e altri interessi”. La richiesta forte è quella di rinnovamento: “Se non c’é un rinnovamento delle coscenze e delle persone che si occupano della cosa pubblica il cambiamento non arriverà mai. Le forme rimarranno ambigue e compromesse. E ne è dimostrazione il fatto che il disegno di legge perda pezzi per strada”. Quello che don Ciotti chiede è “che scatti qualcosa nella coscienza. Non possiamo più essere cittadini ad intermittenza”.