“Quando il pdmenoelle chiama, l’intellettuale risponde. Sempre! In fila per sei con il resto di due”. E’ ironica – e si rifà anche ad una vecchia canzona di Giorgio Gaber (“Gli intellettuali sono razionali lucidi, imparziali”) – la risposta di Beppe Grillo all’appello lanciato da un gruppo di intellettuali dalle colonne di Repubblica a consentire la nascita di un governo Pd. “L’intellettuale non è mai sfiorato dal dubbio, sorretto com’é da un intelletto fuori misura per i comuni mortali.

Se si schiera lo fa per motivi etici, morali, umanistici su indicazione del partito” è ancora il tagliente commento del leader del M5S che poi continua: “la funzione principale degli intellettuali è quella di lanciare appelli. L’appello e l’intellettuale sono imprescindibili. Cosa sarebbe infatti un appello senza una lista di intellettuali che fanno a gara per essere primi firmatari?” Per Grillo, “l’intellettuale italiano è in prevalenza di sinistra, dotato di buoni sentimenti e con una lungimiranza politica postdatata”. Soprattutto, conclude, “l’intellettuale non è mai sfiorato dal dubbio, sorretto com’é da un intelletto fuori misura per i comuni mortali”.

 

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