Le borse europee si confermano vivaci a metà seduta e segnano aumenti nell’ordine del 2% (Eurostoxx50 +2,01%). Aiutano il rialzo le parole del presidente della Commissione Ue José Barroso, che ha confermato l’idea di un’azione coordinata per ricapitalizzare le banche, e le attese per le decisioni della Bce,

mentre i futures su Wall Street sono positivi anche in vista dei dati sull’occupazione Usa. Protagonisti del rally sono le materie prime (l’indice Dj stoxx settoriale guadagna il 4,4%) con Antofagasta (+8%) in luce a Londra, ma corrono pure assicurazioni (+3,8%) e banche (+3,52%). Tra le prime spiccano Axa (+6,36%), Prudential (+6,25%) e Allianz (+5,73%) mentre tra le seconde Natixis (+12,17%) guida la volata di quelle francesi sulle ipotesi di un intervento dello Stato nel capitale. Ancora pesante invece Dexia (-10,58%), che ha il portafoglio pieno di titoli di stato greci, in attesa di un piano di salvataggio Dell’ottimismo dei mercati, già visto ieri, beneficiano anche le banche greche, che spingono il listino di Atene (+3,3%). Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse del Vecchio Continente: – Londra +2,37% – Parigi +2,67% – Francoforte +2,16% – Madrid +1,89% – Milano +2,06% – Amsterdam +1,69% – Stoccolma +1,51% – Zurigo +1,77%. La Banca centrale europea ha deciso di lasciare invariato all’1,50% il tasso di riferimento principale in Eurolandia. La decisione, che è stata presa dal Consiglio direttivo a Berlino, era attesa dal mercato. L’istituto centrale ha anche confermato il tasso marginale al 2,25% e quello sui depositi allo 0,75%. Si restringe ancora lo spread Btp-Bund che torna sotto la soglia dei 360 punti base: il differenziale si è ridotto a 357,4 punti contro i 370 della chiusura di ieri. Lo spread tra il decennale spagnolo e tedesco resta sopra i 300 punti (a 314) e quello dei bond del Belgio sopra i 200 punti (211,4).

 

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