Arriva l’atteso video-messaggio di Silvio Berlusconi. Un duro, durissimo attacco alla magistratura, con un riferimento esplicito anche all’ultima sentenza della Cassazione sul Lodo Mondadori. Una parte della magistratura, in particolare Magistratura democratica, che usa il proprio potere a fini politici. “Siamo diventati un paese in cui non vi e’ piu’ cetezza del diritto, siamo una democrazia dimezzata – dice il leader del Pdl -. Dobbiamo prendere una decisione importante”, dobbiamo “cercare insieme la strada migliore”, “siamo in una crisi senza precedenti, il peso delle tasse e’ eccessivo, occorre imboccare la strada maestra del liberalismo”. “Occorre fermare il bombardamento fiscale che sta mettendo in ginocchio le nostre imprese – aggiunge l’ex premier -.


Con la sinistra al potere ci sarebbe ro altre tasse e un’imposta patrimoniale sui nostri risparmi”. Quindi l’attacco ai magistrati: “Siamo alla merce’ di una magistratura polticizzata che gode di una tolale irresponsabilita’ e immunita’”. La magistratura “da ordine dello Stato” si e’ trasformata “in un contropotere in grado di condizionare il potere legislativo e il potere esecutivo e si e’ dato come missione la via giudiziaria al socialismo”. Lo dice Silvio Berlusconi, nel videomessaggio diffuso oggi. La magistratura “ha frugato nel mio privato, messo a rischio le mie aziende, aggredito il mio patrimonio con una sentenza completamente infondata”, dice il Cavaliere, “con dei pretesti hanno attaccato me e la mia famiglia”. Quindi l’autodifesa dopo la condanna definitiva: “Io sono assolutamente innocente!”. E si appella agli italiani: “E’ ora di indignarci!”. Poi, il lancio della nuova Forza Italia, con un appello ai giovani e a chi non ha mai fatto politica, di scendere in campo per una vera rivoluzione liberale. Intanto infuria lo ‘scontro’ in giunta per le elezioni del Senato sul voto che stasera dovra’ decidere se bocciare o approvare la relazione del Pdl Augello che chiede di convalidare l’elezione a senatore di Silvio Berlusconi. Il voto ‘decisivo’ sulla decadenza del leader del Pdl potrebbe arrivare, pero’, non prima di due settimane. Secondo quanto spiegano autorevoli fonti della maggioranza, stasera verra’ presumibilmente bocciata la relazione di Andrea Augello. Sara’ quindi il presidente ella Giunta, Dario Stefano, a nominare un nuovo relatore che dovra’ pronunciarsi a favore della decadenza di Berlusconi da senatore. A quel punto verra’ presentata una relazione tecnica di ‘contestazione’ che porterebbe alla convocazione di una ‘seduta pubblica’ durante la quale potrebbero essere sentite le parti in causa. A quel punto si andrebbe verso una nuova relazione da presentare in Aula. Tutti tecnicismi che farebbero slittare il voto ‘decisivo’ di diversi giorni, si parla addirittura di due settimane. “Non so se Silvio Berlusconi decidera’ di interrompere l’esperienza di Governo. Ma so che questa sera la decisione che assume il Pd toglie ogni prospettiva strategica al Governo che non e’ piu’ in grado di vivere l’esperienza della grande coalizione come in Germania”, spiega ai giornalisti Andrea Augello. Il senatore stamattina ha tenuto, nella riunione della Giunta, la sua replica ed ha ribadito le ragioni delle pregiudiziali di costituzionalita’ e del ricorso alla Corte Ue. Poi torna sulla questione della modalita’ di voto e spiega che questa sera se anche un solo senatore lo chiedera’ ci sara’ una verifica per alzata di mano sulle singole questioni poste sul tappeto, secondo quanto stabilisce la procedura.

 

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