“Mi piacerebbe moltissimo lasciare ma se penso ad aziende, colleghi, amici e figli in mano ad una sinistra così divisa mi sento la responsabilità di tenere e mandare avanti il nostro governo”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi,
intervenendo agli Stati Generali del Commercio Estero del Pdl all’Eur di Roma. “L’opposizione – ha aggiunto – non potrà sottrarsi a sostenere il pacchetto di misure concordato con l’Europa”. “Dalla prossima settimana presentiamo le misure in Parlamento e mi auguro che l’opposizione, che ogni giorno chiede le nostre dimissioni, si renda conto che non sono provvedimenti per la maggioranza ma per l’interesse dell’Italia”. “C’è un attacco all’euro – ha aggiunto il premier – che come moneta non ha convinto nessuno, perché non è di un solo Paese ma di tanti che però non hanno un governo unitario né una banca di riferimento e delle garanzie”. “L’euro è un fenomeno mai visto ecco perché c’è un attacco della speculazione – ha proseguito – ed inoltre risulta anche problematico collocare i titoli del debito pubblico”. “Non è vero che ci saranno le elezioni nel 2012, il governo arriverà a fine legislatura” ha sottolineato Berlusconi, secondo il quale la lettera dei dissidenti del Pdl “è una bufala di cui non ne abbiamo traccia”. “Provvederemo a lavorare in questi 18 mesi fino al termine della legislatura e sono convinto che anche l’opposizione, dopo aver visto che il governo tiene, dovrà adeguarsi a questa esigenza di tutto il paese e ci renderà più facile la vita in Parlamento”. “Sono uscito con una completa assoluzione per non aver commesso il fatto da 25-26 processi ma pensate al disdoro, al tempo perso e ai 400 mln in avvocati e consulenti. Insieme ai 600 milioni a De Benedetti fanno un miliardo”. “Mi piacerebbe moltissimo lasciare ma se penso ad aziende, colleghi, amici e figli in mano ad una sinistra così divisa mi sento la responsabilità di tenere e mandare avanti il nostro governo”. “Quando vedo alcuni colleghi imprenditori che dicono di voler scendere in politica, dico che sono i benvenuti ma sapessero come è diversa la realtà politica…”. “Bisogna fare lezioni a tutti i nostri uomini all’estero sulle storielle da raccontare perché una storiella pulisce dal pessimismo e dai pensieri tristi” ha detto il presidente del Consiglio, che poi ha raccontato una barzelletta attribuendola a un colloquio con il leader russo Vladimir Putin: “Berlusconi mi dice che ha grande fortuna in tutta la Russia, Berlusconi cade , si dispera e fa ‘ah ah’, però passa davanti ad una finestra del decimo piano dove una c’é una bella donna nuda e allora dice ‘oh, oh’. Mi sembra anche questa una storia molto coerente”. La polemica sui ‘licenziamenti facili’ è figlia di una cultura ottocentesca che ignora i cambiamenti del mercato mondiale ed è oltraggiosa per l’intelligenza degli italiani”. Lo dice Silvio Berlusconi in una lettera a ‘il Foglio’ dove dice: ” ‘Austerita” non fa parte del mio vocabolario. Responsabilità sì, autonomia sì, libertà sì, ma austerità no”.