Alta tensione a Brescia dove e’ in corso la manifestazione del Pdl contro la ‘persecuzione giudiziaria’ nei confronti di Silvio Berlusconi, presente in piazza. Da una parte il Cavaliere e i suoi sostenitori, dall’altra migliaia di manifestanti, tra cui simpatizzanti del Movimento 5 Stelle e appartenenti ai centri sociali, che hanno contestato gli esponenti del Popolo della Liberta’ al grido di “in galera, in galera”.
“Siamo qui dopo un’altra settimana di assedio e violenza contro di me, ma se qualcuno pensava di scoraggiarmi si e’ sbagliato di grosso, se pensavano di intimidirmi si e’ sbagliato di grosso e restera’ deluso”, ha affermato Berlusconi, il quale ha attaccato la magistratura”che vuole eliminarmi”.
“Ieri sera ho visto le immagini di Tortora quando diceva ai giudici ‘io sono innocente e spero dal profondo del mio cuore che lo siate anche voi’. Ed e’ questo il sentimento di tantissimi italiani che ogni giorno entrano nel tritacarne infernale della giustizia”. Lo ha detto Silvio Berlusconi a Brescia. “Noi vogliamo ripercorrere la via decisa dal popolo sovrano” in materia di responsabilita’ civile del giudice stabilita nel referendum degli anni ’80, ha aggiunto il Cavaliere. “In Parlamento ci batteremo per una grande riforma della giustizia che non puo’ piu aspettare”, ma anche “una riforma delle intercettazioni, perche’ gli italiani tornino liberi di usare il telefono”. Quindi “il ripristino di un vero segreto istruttorio”. I “magistrati purtroppo non pagano mai per i loro errori”, ha incalzato Berlusconi. “I magistrati – ha aggiunto – devono rispondere come tutti i professionisti dei loro errori”. A proposito del “tritacarne giudiziario” ha sostenuto: “A me accade per pregiudizio politico e invincibile invidia che sfocia spesso nell’odio nei miei confronti e nei confronti di quelle classi sociali che noi rappresentiamo con la nostra politica”. La kermesse e’ stata aperta con un Inno Nazionale che non si e’ riuscito a sentire per il coro di fischi mentre un manifestante del Pdl ha denunciato di essere stato ferito al volto. “Stavo cercando di difendere un gruppo di anziani aggrediti e insultati da un gruppo dei centri sociali e per questo mi hanno aggredito con calci e pugni. Se li vedessi li riconoscerei”, ha spiegato il manifestante che aveva un taglio sullo zigomo destro.
Fischi anche per Renato Brunetta che ha dovuto essere scortato da carabinieri in assetto antisommossa, che lo hanno accompagnato all’interno dell’albergo Vittoria. Intanto e’ polemica sulla partecipazione alla manifestzione del vicepremier e ministro dell’Interno, Angelino Alfano. “Un fatto molto grave”, ha commentato il Pd per bocca di Rosy Bindi. “Si vuole mettere una mina al governo”, ha invece affermato il neo-segretario democratico Guglielmo Epifani. “Leale al Paese, leale al governo, leale al Popolo della liberta’. Per qualcuno e’ troppo, per me e’ giusto”, ha scritto su Twitter Alfano in risposta alle polemiche.