“Questi lunghi anni della destra ci hanno consegnato una situazione che assomiglia un po’ a una catastrofe: economica, morale, etica”, ha detto il leader del Pd Pier Luigi Bersani a Repubblica tv. “C’é – ha aggiunto – un disamore radicale in giro per il Paese e quindi immagino ci voglia un governo da combattimento perché bisogna che governi ma anche ricostruisca”.

“La storia non si ripete mai negli stessi termini, non credo tecnicamente si possa definire una tangentopoli simile a quella di quegli anni”, ha detto Bersani. Tuttavia, si tratta di qualcosa che “segnala una distruzione di anticorpi” e, a proposito di Berlusconi, aggiunge: “Ci manca solo di giustificare”. Berlusconi esclude invece “nella maniera più assoluta” che sia in corso una nuova Tangentopoli. “Non ho mai pronunciato la parola tangenti. Sono un reato e va evitato. E quando accade va punito”, ha detto. “Siamo in testa e vinceremo. Quindi non ci sarà bisogno di alcuna grande coalizione”, ha aggiunto Berlusconi. Una nuova Tangentopoli? “Non so se se ne sia mai andata”, replica invece il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini. “Ma certo è che – ha aggiunto – bisogna fare pulizia, senza guardare in faccia a nessuno e tenendo presente che c’é da salvaguardare anche una realtà economica e industriale molto importante per il nostro Paese”. “Naturalmente – ha proseguito Casini – bisogna avere fiducia nella magistratura e confidare nell’equilibrio. Gli eccessi non hanno mai portato da nessuna parte. Naturalmente bisogna andare fino in fondo, senza rispettare santuari di nessun tipo”.

 

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