Il Pd nega l’intenzione di voler promuovere una lista civica dei sindaci come tassello autonomo nel patto tra progressisti e moderati. Lista o meno, però, Pier Luigi Bersani è attivissimo nel cercare di attrarre movimenti, associazioni, liste civiche locali.

L’obiettivo è chiaro: arginare l’antipolitica e Beppe Grillo, la ‘bestia nera’ della politica in vista delle elezioni. Come altri partiti, anche Antonio Di Pietro, dopo aver offerto senza successo un’alleanza al M5s, si attrezza a far concorrenza al comico genovese, rilevando polemicamente che “l’Idv, da 10 anni prima di Grillo, fa opposizione chiara, netta e dura”. Mentre, a sinistra più che a destra, ci si attrezza per costruire alleanze per l’appuntamento elettorale, tutti i partiti non possono non tenere d’occhio il ‘movimento a cinque stelle’ dopo i risultati, soprattutto al nord, avuti nel voto amministrativo. Bersani insiste nella necessità di aprire il Pd alla società civile “perché la politica da sola non basta”. E, dopo aver incontrato il Forum del Terzo Settore, ha in agenda per la prossima settimana incontri con associazioni e forze sociali, oltre ad incontrare il segretario del Psi Riccardo Nencini che potrebbe essere un altro attore della ‘casa’ del centrosinistra. Come queste forze verranno convogliate ai fini elettorali si vedrà ma da Roma è partito l’input ai dirigenti locali per coagulare energie civiche, a partire da quelle liste, spesso indipendenti, fiorite alle amministrative. Chi è apertamente impegnato in un movimento dei sindaci, convinto che lo spazio per una lista civica ci sia, è il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. “C’è lo spazio per una lista civica – afferma l’ex magistrato – per unire queste forze anche indignate, che vogliono la rinascita del Paese”. De Magistris, deluso per l’apertura di Nichi Vendola all’Udc, spera che si rimargini la frattura tra Di Pietro e Bersani perché “in questa fase bisogna superare queste contrapposizioni personali e costruire un’alternativa politica seria”. Un consiglio che però, per ora, il leader Idv non sembra disposto a raccogliere: dopo aver annunciato la sua candidatura a premier, l’ex pm annuncia che dal 21 al 23 settembre l’Idv approverà il programma elettorale. “Non si deve confondere – incalza – la dirigenza del Pd con gli elettori del Partito democratico, con i quali noi siamo molto in sintonia mentre il Pd sta perdendo il dialogo con i suoi elettori nel momento in cui sceglie di dare vita ad un rapporto contro natura (con l’Udc, ndr)”. E nella foga polemica, l’ex pm non risparmia neanche Beppe Grillo: “sono contento che oggi ci siano anche altri, come il M5s, che si riconoscono nelle nostre battaglie ma lo jus primae noctis è nostro”. Le accuse dell’Idv non scalfiscono Bersani, che, spiegano fonti democratiche, non ha interrotto i consueti contatti con il leader Udc Pier Ferdinando Casini. Che, dal canto suo, preferisce non sciogliere riserve sul futuro anche se, sostiene Francesco Rutelli, “nelle prossime settimane si troverà a dover scegliere”. Sotto il fuoco incrociato di critiche da destra come da sinistra, l’Udc preferisce il silenzio. O la presa in giro, come fa Roberto Rao per replicare a chi, nel Pdl, minaccia di far cacciare l’Udc dal Ppe se si allea con Sel. “Tra il sorriso e il silenzio direi lupi ululì, ppe ululà”, replica parafrasando una delle famose scene del film di culto “Frankenstein Junior”.

 

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