Il decorso operatorio di Bersani sta evolvendo in maniera positiva. Il paziente ha trascorso una notte tranquilla e tutti i parametri vitali sono stabili e nella norma. La Tac di controllo, fatta alle 2, ha confermato l’evoluzione positiva delle condizioni cliniche. E’ quanto emerge dal bollettino medico diffuso dall’ospedale di Parma sulle condizioni di Pier Luigi Bersani. Il malore non sarebbe da mettere in relazione con lo stress dovuto agli eventi che hanno segnato la vita politica italiana dei primi mesi del 2013 e che hanno visto Bersani diretto protagonista. Lo ha detto Ermanno Giombelli, primario della neurochirurgia di Parma che lo ha operato.

“No – ha detto Giombelli – sarebbe scoppiato allora”. Tuttavia, ha detto Giombelli, è presto per sciogliere la prognosi: “con questa malattia – ha detto – le complicanze possono emergere anche a distanza di qualche giorno. Sicuramente dal punto di vista della prognosi ‘quoad vitam’ siamo sulla buona strada. Io vado in barca ed ho l’abitudine di pensare che non si arriva mai finché non si attracca”. Un nuovo bollettino medico sarà emesso verso le 17. ”Spero che Bersani torni al più presto tra di noi perché abbiamo ancora bisogno di lui. C’è preoccupazione e tantissimo affetto perché Bersani è molto amato dal popolo democratico”. Così Stefano Fassina, arrivando all’Ospedale Maggiore di Parma dove è ricoverato Pier Luigi Bersani dopo l’operazione di ieri. Il viceministro dimissionario non ha invece voluto rispondere ad altre domande sulla situazione politica, anche alla luce del fatto che nel pomeriggio, all’ospedale parmigiano, è atteso anche il segretario del Pd Matteo Renzi. ”Sono qui per Pier Luigi – ha detto Fassina – tutto il resto è out”.

 

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