E’ stato il presidente del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna, Matteo Richetti, ad aprire i lavori di ‘Big Bang Italia obiettivo comune’, l’assemblea di sindaci e amministratori locali organizzata dal sindaco ‘rottamatore’ Matteo Renzi al Palacongressi di Firenze.
Oltre 1.000 gli amministratori che si sono registrati e che fanno dell’appuntamento fiorentino il “contraltare” della riunione dei presidenti dei circoli del Pd, voluta dal segretario Pierluigi Bersani, in programma oggi a Roma. Renzi non farà l’annuncio della candidatura alla primarie: anche ieri sera, al termine dell’incontro organizzativo del Big Bang lo ha ribadito con forza: prima vuole conoscere le regole e, anzi, se le primarie non sono aperte lui non intende correre. A credere che il ‘rottamatore’ possa fare un passo indietro, in realtà, sono rimasti in pochi e anche l’annuncio di una nuova Leopolda, già fissata da Renzi quindici giorni prima delle primarie, in autunno, sa tanto di momento finale della campagna che in qualche modo parte proprio oggi da Firenze, dove sindaci, amministratori e anche segretari sono arrivati un po’ da tutta Italia. Subito dopo i saluti, Richetti si è collegato con Finale Emilia, con il sindaco Fernando Ferioli. Poi sul palco dove campeggia il logo del Big Bang con una piantina dell’Italia, i primi interventi dei presenti, in tutto dovrebbero essere un’ottantina, che hanno 5 minuti ciascuno per avanzare proposte, raccontare la loro esperienza e cercare, se possibile, come ha chiesto Renzi di evitare polemiche. Lui dovrebbe parlare a fine mattinata, mentre l’Assemblea dovrebbe chiudere intorno alle 18.
“Noi non usciremo dalla dinamica della vecchia politica, se non uscendo da qui e dicendo ‘non candidiamo un io ma candidiamo un noi'”. Lo ha detto Matteo Renzi aprendo il suo intervento a Big Bang Italia obiettivo comune a Firenze.