No all’abolizione se mette a rischio i fondi per esodati e Cig in deroga. Lo dice Susanna Camusso, segretario della Cigl riferendosi all’Imu, in una intervista alla Stampa. “Un conto e’ difendere le famiglie che hanno una sola prima casa e redditi bassi, un altro e’ cancellare la tassazione sulla casa. Quel che non deve succedere – ha spiegato – e’ che per risolvere il problema Imu si scopra poi che non ci sono i soldi per Cig in deroga ed esodati. Questo proprio no”.
Secondo Camusso, “se cio’ avvenisse senza che ci fossero risposte concrete alle richieste, che abbiamo avanzato, il sindacato non solo sarebbe contrario ma lo dimostrerebbe con grande forza”. Il segretario della Cigl si e’ detta poi a favore del Governo Letta ma, ha precisato, “non basta la crisi a giustificare un governo qualunque che governi comunque”. Riferendosi al provvedimento sui precari del pubblico impiego, Camusso ha detto che “resta il blocco, la norma vale solo per chi bandisce un concorso e solo per il 50% dei precari. Se e’ cosi’ – spiega – non e’ una soluzione per 130mila persone. Pero’ vogliamo essere certi che sia sostenuta da numeri e risorse e su questo ci confronteremo con ministro e Parlamento”. Ora, secondo Susanna Camusso, “lo sforzo che bisogna fare e’ governare i problemi reali del paese: serve una riforma fiscale che dia risorse ai lavoratori e, con meccanismi selettivi, alle imprese. Questo e’ il tema e se ne discute troppo poco”.