Gli studenti che si trovano all’estero per il progetto Erasmus non potranno votare. Lo ha chiarito il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, oggi a Palermo, dopo che la questione tiene banco da giorni. “Gli studenti all’estero non potranno votare perché tecnicamente è impossibile – ha spiegato il titolare del Viminale – in quanto bisogna essere iscritti nelle liste elettorali dell’Aire e non è previsto per chi è fuori da meno di un anno. Ci vorrebbe una legge ad hoc, che non è stata fatta”. Le frasi del ministro hanno provocato una valanga di polemiche.

In tutta Europa centinaia di ragazze e ragazzi si starebbero mobilitando per far sentire la loro indignazione sia organizzando seggi elettorali improvvisati a Madrid, Parigi, Tolosa e in tante altre città, sia mediante una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica italiana. Per Mimmo Pantaleo, segretario Flc-Cgil, “la decisione del Governo di non garantire il voto per gli studenti impegnati nel progetto Erasmus è una pesante violazione della Costituzione”. Il sindacalista, che giudica “del tutto inaccettabili” le motivazioni date dal ministro Cancellieri, chiede che il Governo Monti faccia un decreto che preveda il pagamento delle spese di trasporto per gli studenti che intendono votare nei propri luoghi di residenza. “E’ assurdo – dice Michele Orezzi, coordinatore degli Studenti Universitari – che non venga garantita alcuna possibilità di voto all’estero e non siano garantite neanche delle agevolazioni almeno pari a quelle previste, ad esempio, per gli studenti fuori sede in Italia. E’ ora che tutto il mondo politico e istituzionale dia una risposta concreta”. Secondo Luca Spadon, portavoce nazionale di Link ‘Coordinamento Universitario’ “questa situazione sta assumendo dei contorni paradossali anche perché le dichiarazioni rilasciate dal ministro appaiono poco chiare avendo affermato che ‘ci vorrebbe una legge ad hoc che non e’ mai stata fattà”. “Ministro Cancellieri, non capisco e non mi adeguo: occorre garantire il diritto di voto agli studenti Erasmus. Viminale si doti di fondo per parziale rimborso. E’ una questione di buonsenso”, scrive Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, su Twitter. Per Antonio Di Pietro, candidato nella lista Rivoluzione Civile, “é vergognoso che gli studenti impegnati nel progetto Erasmus non possano votare…e il ministro Cancellieri non può lavarsene le mani”. Cerca una soluzione la deputata di ‘Fratelli d’Italià Paola Frassinetti, vicepresidente della Commissione Istruzione alla Camera. “Dobbiamo valutare l’ipotesi – fa notare – di creare delle tariffe agevolate per treni e aerei per gli studenti Erasmus che vogliono tornare in Italia a votare alle prossime elezioni”. Posizione, questa, ribadita su twitter dal fondatore di “Fratelli d’Italia”, Giorgia Meloni. “Votare – scrive Meloni – è un diritto che lo Stato ha il dovere di garantire”. Il vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli, annuncia una interrogazione alla Commissione Europea sulla questione, che sostiene essere ‘inaccettabile’. Secondo Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, la vicenda è “l’ennesima dimostrazione che questo Governo tratta la democrazia come uno straccio per le scarpe”, mentre parla di “nuovo schiaffo dato dal Governo dei tecnici ad una generazione invisibile che si cerca di mortificare e di silenziare in ogni modo”, il segretario del PdCI, Oliviero Diliberto. “Non si può fare una discriminazione tra il personale che lavora nelle forze armate, cui viene data la possibilità di votare se temporaneamente all’estero, e i 25mila giovani che fanno esperienze di studio di alcuni mesi in altri paesi, arricchendo il bagaglio culturale”, fa notare Laura Boldrini, ex portavoce dell’Agenzia Onu per i rifugiati, oggi capolista di Sinistra Ecologia Libertà in Sicilia e nelle Marche. Ed il deputato del Pd, Franco Laratta, chiede di trovare una soluzione “ad ogni costo”.

 

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