“La ridiscesa in campo di Berlusconi non farà di certo bene all’Italia”, ma “chiarisce in via definitiva le cose. Nessuno ha più alibi. Chi sceglie il Pdl sceglie Berlusconi”, mentre “il nostro compito sarà aggregare il centro”. A dirlo, in un’intervista al Messaggero, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini secondo cui “il giorno dopo le elezioni l’Italia non è governabile senza una convergenza tra le grandi forze politiche”. E se il Pdl non ci starà, “significa che si autoesclude”.
“Alle elezioni ci sarà un’area moderata formata da professionisti della politica e da personalità nuove, impegnata esplicitamente a spiegare che lo spirito e il lavoro del governo attuale deve proseguire nella prossima legislatura”, assicura Casini. “Evitiamo di tirare in ballo Monti di qui alle elezioni” ma, chiosa, “non penso che il premier andrà ad alimentare il numero dei disoccupati”. Il leader dei centristi ribadisce quindi il sostegno all’esecutivo. “La cura che è stata intrapresa ha evitato all’Italia di entrare nel girone infernale dei Paesi a sovranità limitata”, afferma. “Se fosse andato avanti Berlusconi, saremmo stati travolti come la Grecia”. Nell’intervista Casini torna ad attaccare le agenzie di rating che “se continuano così tra poco non saranno più prese sul serio da nessuno”, e auspica la nascita degli “Stati Uniti d’Europa”, fondati sui “principi della responsabilità e della sussidiarietà”. In tema di riforma elettorale, “a settembre andrà in aula e in un mese la vareremo”, dichiara Casini. ” Sia Bersani che Alfano hanno la consapevolezza che bisogna trovare un’intesa tra le forze che sostengono Monti e preferibilmente anche con le altre”.