La Festa Democratica, kermesse nazionale del Pd ospitata quest’anno a Reggio Emilia dal 25 agosto al 9 settembre, si annuncia come la “festa della svolta” nelle alleanze del partito: non è stato invitato il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, mentre ci saranno Vendola e Casini, con cui il Partito Democratico sta costruendo un percorso di accordo. Ma sarà anche la festa del grande spettacolo di Roberto Benigni, che porterà sul palco il suo TuttoDante lunedì 27 agosto, già uno degli eventi più attesi.
Quest’anno, come sottolinea il responsabile delle feste Pd Lino Paganelli, la festa si caratterizza “per un enorme numero di ospiti”. Tra i politici oltre a Vendola e Casini saranno a Reggio il sindaco Idv di Napoli De Magistris, l’assessore della Giunta Pisapia a Milano Bruno Tabacci, l’ex Ministro Raffaele Fitto del Pdl. Ma la festa sarà anche passerella per una buona parte del governo Monti: ci saranno i ministri Anna Maria Cancellieri (Interni), Francesco Profumo (Istruzione), Corrado Clini (Ambiente), Corrado Passera (Sviluppo Economico), Renato Balduzzi (Salute), Filippo Patroni Griffi (Funzione Pubblica) e Andrea Riccardi (Cooperazione internazionale). Certo, in mezzo a tante presenze ha fatto scalpore qualche assenza. In primis quella di Antonio Di Pietro, che è stata così spiegata da Paganelli: “Non ci sono in questo momento le condizioni per un invito di Di Pietro alla festa nazionale, ma non c’é preclusione per l’Idv in quanto abbiamo chiamato un loro importante rappresentante nazionale, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris”. Il quale De Magistris, tuttavia, si sta progressivamente allontanando dall’Idv ed è diventato il regista della lista dei sindaci a sostegno del centrosinistra. L’esclusione di Di Pietro appare ancora più definitiva se si pensa che a Reggio Emilia è stata lasciata aperta la porta persino ai grillini (sarà presente il sindaco Cinque Stelle di Parma Pizzarotti). Ma il leader dell’Idv non è il solo a essere stato lasciato fuori dalla porta. Anche la Fiom di Landini non é stata invitata: “Ma abbiamo come sempre invitato i massimi rappresentanti di più di dieci milioni di lavoratori – ha ribattuto Paganelli – ovvero i segretari Cgil, Cisl e Uil Camusso, Bonanni e Angeletti”. Tra i personaggi “scomodi” ci sarà il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che presenterà il suo libro il 2 settembre; ma a pochi chilometri di distanza il pd di Bologna non lo ha inserito tra gli invitati alla festa cittadina. “Con tutto il rispetto non vedo lo spazio dove avremmo potuto coinvolgere Renzi”, ha tagliato corto il segretario cittadino del Pd Marco Macciantelli . L’edizione 2012 della Festa Democratica sarà anche all’insegna del tema della legalità: grande spazio verrà dato alle forze che combattono sul territorio la criminalità organizzata. Non a caso sabato pomeriggio alle 18 è attesa la presenza del segretario nazionale Pierluigi Bersani per l’inaugurazione della sala Pio La Torre, l’area dibattiti dedicata alla memoria del politico siciliano del Pci ucciso trenta anni fa dalla mafia a Palermo. “Vogliamo dimostrare la vicinanza del partito a tutte le persone che combattono contro le mafie”, ha detto Lino Paganelli. Non poteva mancare la solidarietà ai terremotati emiliani:i proventi dei parcheggi a pagamento della prima giornata saranno devoluti alle vittime del terremoto.