Celentano torna all’Ariston, lo farà stasera ma intanto la sua ombra si allunga anche sulla quarta e penultima serata, quella di ieri. Lo spettacolo è appena cominciato quando arriva un comunicato del direttore generale della Rai, Lorenza Lei. Che per la prima volta si pronuncia in merito alla questione

che tiene banco da quando il festival è cominciato. Quattro giorni di polemiche e veleni seguìti all’esibizione del Molleggiato nella serata di debutto della manifestazione. L’arrivo del vicedirettore generale Antonio Marano a commissariare il festival. E stasera le parole del dg che richiama all’ordine l’artista e chi fortissimamente l’ha voluto. Un monito dai toni duri, che a tratti suona come una minaccia, affinché l’intervento del Molleggiato sia improntato al “buon senso” e alla “correttezza” perché va bene gli ascolti ma “non possono però essere l’unico criterio di valutazione”. E ricordando che invitare Celentano è stata “una scelta maturata sulla base di una convinta richiesta della direzione artistica e della rete”, Lei ricorda che “i contratti che tutelano le libertà degli artisti di potersi esprimere liberamente garantiscono pure all’azienda tutti gli strumenti di tutela necessari”. E che la tv non debba essere il luogo della provocazione e dell’eccesso lo dimostrano i buoni ascolti della terza serata, di fatto squisitamente musicale. Il terremoto Celentano sta dunque per dare un nuovo scossone all’Ariston. Con quale magnitudo, si vedrà. Mentre un altro fuori programma potrebbe animare la conclusione del festival. I lavoratori dello spettacolo che dal giugno dello scorso anno occupano il Teatro Valle per protesta contro i tagli alla cultura hanno annunciato l’intenzione di marciare sull’Ariston, così come già avevano fatto con i teatri Coppola e Marinoni. In un video, in cui c’è anche uno spezzone del festival di quest’anno con Papaleo che urla “occupate l’Ariston” durante la protesta dei giurati (la prima sera, quando si era inceppato il meccanismo del voto), annunciano che “sta per accadere l’impensabile” e una scritta recita “stiamo arrivando”.

 

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