La Cgil chiede al Governo di non convocare separatamente i sindacati, perché “gli incontri separati stile Sacconi rendono solo tutto più complicato e più lungo”. E’ quanto scrive la Cgil su Twitter. La Cgil, sempre sul social network, precisa che sul lavoro “servono progetti su esigenze ed eccellenze del Paese

come assetto idrogeologico, energia, trasporti, ambiente, cultura e turismo. Serve un piano del lavoro – scrive il sindacato – che tamponi la crisi, crei nuovi posti per giovani e donne, dia prospettiva e speranza al Paese”. La Cgil chiede assunzioni incentivate per giovani e donne con contratto di inserimento formativo, la difesa dei posti di lavoro, e “ammortizzatori per chi perde il posto a ogni età e per ogni azienda”.

L’orientamento del governo resta quello di procedere con incontri “bilaterali” fra il ministro del Welfare, Elsa Fornero, e le singole parti sociali per discutere della riforma del mercato del lavoro. E’ quanto apprende l’ANSA da fonti dell’Esecutivo, sollecitate sulla richiesta della Cgil. Gli incontri, riferiscono fonti di governo, dovrebbero iniziare la prossima settimana e avranno come unico argomento di discussione la riforma del mercato del lavoro. L’esecutivo, infatti, non intende sovrapporre dossier diversi. Il compito di confrontarsi con le parti sociali è stato affidato al ministro competente, Elsa Fornero.

Anche il presidente del Consiglio Mario Monti, a quanto si apprende, potrebbe prendere parte alla concertazione, ma sola nella fase finale. L’intenzione di vedere separatamente le parti sociali, riferiscono fonti di governo, dipende dalla necessità – sottolineata due giorni fa dallo stesso Monti nella telefonata con i leader sindacali – di arrivare in tempi stretti ad un’intesa. E nel governo si ritiene che una convocazione collettiva complicherebbe, rallentandola, la concertazione.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui