“Di fronte a una situazione economica destinata a rimanere assai seria, come potranno essere conciliate in una comune esperienza di governo le posizioni di B-C-V (Bersani, Casini, Vendola)? Il rischio è che questo piccolo trattino di vocabolario si divida in almeno quattro parti sul piano politico al primo tentativo di mettere in atto una politica di governo”. Lo dice in una nota il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto.

“Ha perfettamente ragione Pierferdinando Casini – spiega nella nota Cicchitto- quando afferma che è del tutto logico, vista la storia rispettiva, che Bersani gli preferisca Vendola. Aggiungiamo noi che questi comuni presupposti storici derivano dalla matrice costituita dalla sinistra comunista che poi, dopo il 1989, ha avuto varie interpretazioni culturali,politiche, programmatiche”. “Assai meno logico però è quello che Casini dichiara di voler preparare per il futuro,avendo finora scartato l’ipotesi di dar vita ad una grande aggregazione moderata e riformista con il Pdl e puntando invece a presentare l’Udc da sola alle elezioni per poi fare con Bersani e Vendola un governo che non é certo la Grande Coalizione, ma una nuova versione del centrosinistra dove Casini verrebbe a prendere il posto di Prodi, Bersani quello di D’Alema e Vendola quello di Bertinotti. Ma cosi saremmo da capo a dodici, mancherebbe solo Turigliatto e ritorneremmo alla fase 2006-2008”. Per Cicchitto “le differenze programmatiche all’interno di questa possibile triade (Bersani, Casini, Vendola) sono sin d’ora visibili a occhio nudo: per Casini Monti è una sorta di entità Uber Alles, la sua esperienza sul piano programmatico va proseguita anche nel futuro e ancora non si capisce se come presidente del consiglio della prossima legislatura Casini non preferisca Monti come del resto una parte del Pd; a sua volta finora il Pd ha seguito Monti ‘obtorto collo’, Bersani ha dichiarato chiusa questa esperienza per la prossima legislatura, mentre una parte del suoi partito reputa che ‘l’Italia dei democraticì è quella guidata da Monti. Quanto a Vendola – conclude il capogruppo del Pdl alla Camera – è stato contro a Monti ieri, lo è oggi, lo sarà domani”.

 

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