”Oltre l’orizzonte del governo Monti o c’e’ una svolta politica in Italia e in Europa oppure a mio avviso da questa crisi non si esce”. Lo afferma, in un’intervista al Messaggero, il presidente del Copasir, Massimo D’Alema, secondo cui il centrosinistra ”deve essere il motore di questa nuova impostazione.
Noi sosteniamo con senso di responsabilita’ e sincero apprezzamento l’esecutivo – afferma D’Alema – tuttavia la natura dei problemi che abbiamo di fronte richiede un progetto politico di medio-lungo periodo”. A livello europeo, per l’ex presidente del Consiglio occorre ”fare un uso incisivo” della ritrovata credibilita’ dell’Italia e smantellare il direttorio franco-tedesco. Secondo D’Alema, infatti, ”va rilevata la scarsa credibilita’ di quella coppia per il modo in cui ha gestito la crisi europea”. ”La verita’ e’ che l’Europa soffre di una leadership miope e conservatrice e cresce la convinzione che una politica di pura austerita’ che abbia come esclusiva stella polare la stabilita’ monetaria rischia di portarci nel vicolo cieco della recessione”.
Un ”importante banco di prova” sara’ la Convenzione sul Trattato intergovernativo per il quale D’Alema chiede a Monti di sostenere il pacchetto di emendamenti concordati tra i rappresentanti del Parlamento europeo. In quest’ottica, il centrosinistra ha anche un altro compito: ”dare una prospettiva nuova per l’Italia”, in vista delle elezioni del 2013, con un ”progetto di respiro europeo”.