”Convochiamo gli stati generali del futuro, del centrosinistra come luogo per salvare il Paese. Bersani dice no? Io e Di Pietro apriamo il cantiere, cominciamo lo stesso da soli”. Il leader di Sel Nichi Vendola lancia l’appello anche a nome del leader Idv Di Pietro a Pier Luigi Bersani
durante la registrazione di ‘In onda’ su La7. Tanto Vendola quanto Di Pietro propongono di andare oltre la foto di Vasto, coinvolgendo ampie fette della società civile ma rilanciando quel progetto vincente di centrosinistra. “Bisogna costruire un’alleanza molto più vasta – dice Vendola – con alleati che secondo me sono attualmente soprattutto non dentro ma fuori il quadro politico. Io voglio sapere qual è l’idea, qual è il programma per l’Italia, altrimenti è solo un balletto dell’alleanzismo e delle formule non me frega niente”. “Stiamo parlando di numeri e formule dei quali ai cittadini non frega niente – dice il leader Idv a sua volta – io chiedo un programma chiaro e preferisco stare fuori dal grumo di potere di chi si guarda allo specchio e pensa di rappresentare il Paese mentre rappresenta solo sé stesso. Stabiliamo tre cose chiare: non si candidano i condannati, c’é un’incompatibilità con altri ruoli, chi è eletto non può avere incarichi di governo”. Qualsiasi sia la riforma della legge elettorale, per Antonio Di Pietro – pur non entrando nel merito – serviranno dunque “tre regole chiare: no a candidati condannati, incompatibilità certa fra gli incarichi elettivi ed altre funzioni come quelle di avvocato o commercialista, niente incarichi di Governo, centrale o periferico, per i rinviati a giudizio”. “Ho già scritto a Bersani: ‘Caro Luigi, ti aspetto…’. E per la terza settimana di settembre, dal 21 al 23, annuncio una nuova Vasto”. Lo dice il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, durante la registrazione di ‘In onda’, stasera in onda su La7. “Se Bersani viene? Il Pd è un po’ come la vecchia Dc – risponde Di Pietro – dice sì ma anche no”.