Sette donne nella squadra del governo guidato da Enrico Letta – su poltrone di dicasteri che pesano, come gli Esteri e la Giustizia – e un bell’abbassamento dell’età media dei ministri. Una cura che ringiovanisce di undici anni i tratti del viso dei ministri: l’età media scende a 53 anni rispetto ai 64 dell’esecutivo precedente di Mario Monti. Questi i segni esteriori più evidenti del ‘nuovo’ che sta per insediarsi a Palazzo Chigi sotto la guida di un premier che non ha ancora compiuto 50 anni e che ha voluto con sé una tedesca e una congolese – l’olimpionica Josefa Idem e l’oculista Cecile Kyenge – a dare il segno di un’Italia aperta, e che sa valorizzare il patrimonio multiculturale che vive e lavora nel Paese.
Un esecutivo dove sono molte le presenze dei tecnici (Carlo Trigilia, Fabrizio Saccomanni, Enrico Giovannini, Massimo Bray) o di personalità non inquadrabili strettamente nella casella di un partito come Anna Maria Cancellieri, una civil servant di lungo corso chiamata al Viminale da Monti e candidata da Scelta Civica al Quirinale, o Patroni Griffi anche lui ministro con Monti e ora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Discorso un po’ diverso per Emma Bonino che approda alla Farnesina forte di una lunghissima militanza radicale ma dotata di grande caratura e notorietà personale, tanto da essere stata più volte candidata al ‘Colle’. Per il resto, Letta ha scelto sette ministri pescando nel suo partito, e cinque pescando dal Pdl. Nel governo che nasce domani è ‘rosa’ un ministero su tre, un record, e la presenza femminile è del 32%. Con Monti c’erano solo tre ministri donna. Nello scorso esecutivo, il ministro più anziano era Piero Giarda (classe 1936) mentre il più giovane era Filippo Patroni Griffi (1955). La ministra più giovane della ‘era’ Letta, invece, ha 37 anni: è Nunzia De Girolamo del Pdl (classe 1975) e gestirà le Politiche Agricole, mentre il componente più maturo è il ministro Economia e Finanze Saccomanni, il ‘supertecnico’ di Bankitalia (1942). Il ministro che viene da più lontano è senza dubbio la Kyenge del Pd – dicastero per l’ Integrazione – nata il 28 agosto 1964 a Kambove, nel Congo. Ora cittadina italiana. In Germania, invece, è nata la ministro Idem per le pari opportunità, sport e giovani, anche lei classe 1964. Un anno più giovane è il Ministro per l’Istruzione, Università e Ricerca Maria Chiara Carrozza, classe 1965. Giovanissima e somigliante a Meg Ryan la ministra per la Salute Beatrice Lorenzin del Pdl, nata nel 1971.