“Mi auguro che la Camera approvi sollecitamente il ddl anticorruzione perché è già passato troppo tempo e, soprattutto, perché va ricordato che siamo uno dei pochi Paesi che non ha ratificato la Convenzione di Strasburgo”. Così il presidente della Camera Gianfranco Fini in un incontro con i giovani a Pompei.

“Forse si poteva fare di più per ridurre gli stipendi dei parlamentari, ma qualcosa si é fatto. Il vero problema, però, è quello di ridurre il numero complessivo degli eletti”. La prima risposta di Fini alla domanda degli studenti sulla necessità di praticare l’austerità anche in Parlamento è stata accolta da un brusio. “Può non piacere ma è così – ha replicato Fini – ma il problema vero è il costo complessivo del sistema politico italiano. Dentro c’é lo stipendio degli eletti, ed il problema é il loro numero eccessivo. Non possiamo più permetterci di avere 945 parlamentari, e circa mille consiglieri regionali, non possiamo più permetterci un ceto politico di queste dimensioni”. “Bisogna allora – ha proseguito il presidente della Camera – tagliare il costo complessivo del sistema riducendo e semplificando il numero degli eletti. E’ un sistema troppo pesante – ha concluso Fini – per stare sulle spalle di una società che comincia ad avere il fiato corto”.(ANSA).

 

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