Sulla riforma dei finanziamenti ai partiti “non possiamo permetterci né finzioni né lentezze”. E per dare una “risposta immediata”, Angelino Alfano propone una riforma che renda “i cittadini più protagonisti” con un “meccanismo di finanziamento come il 5 per mille”. Intervistato dal Corriere della Sera, il segretario del Pdl spiega che “dobbiamo cambiare mantenendo forme di finanziamento che affranchino i partiti dalla spasmodica necessità di trovare soldi ma anche introducendo sanzioni e controlli che scoraggino gli abusi”. E una sorta di 5 per mille per i partiti “ci vede favorevoli, ci stiamo lavorando”, ma “dobbiamo fare presto, prestissimo e bene” con l’obiettivo di varare una nuova legge “in un tempo minore” dei 60 giorni che servono a un decreto, visto che questa “non è materia che compete al governo ma al Parlamento”.
Quanto al rapporto con l’esecutivo, Alfano garantisce che il Pdl non ha intenzione di fare “sgambetti” a Mario Monti, ma annuncia che chiederà al premier “un incontro al più presto, al suo ritorno dal viaggio in Medio Oriente, per un confronto sui contenuti della delega fiscale” perché “non vorremmo trovarci dentro brutte sorprese che per noi sarebbero inaccettabili”. Ma al premier Alfano parlerà anche dell’Imu, perché “troppe famiglie hanno problemi a pagare”. Per questo “chiederemo che sia una tantum, solo per il 2012, e rateizzata”. E sul mercato del lavoro, aggiunge, “le preoccupazioni delle imprese sono anche le nostre”. Alfano affronta anche il capitolo Lega, sottolineando che “Bossi sta facendo una scelta di grande chiarezza, la sua parabola politica e umana merita un riscatto”. Mentre con Maroni “c’é sempre stato un ottimo rapporto e non c’é ragione per cui non debba esserci in futuro”. In ogni caso “le amministrative sono già un treno in corsa” e “si svolgono in un tempo sospeso tra ciò che era e ciò che sarà, ossia tra le coalizioni come le abbiamo conosciute e una nuova ipotesi di bipolarismo”.
