“Il governo ha risanato il Paese. Ora tocca alle imprese”. Esordisce così, in un’intervista alla Stampa, il ministro del Welfare Elsa Fornero, sottolineando che il “compito” dell’esecutivo è ora quello di “convincere le imprese a investire”.

“Nonostante le difficoltà, micro e macro-economiche” il ministro mostra ottimismo: “Credo che il nostro Paese sia in grado di vincere la scommessa della ripresa. Lo stesso Juncker – aggiunge – non è preoccupato nel complesso, ma ritiene che la fiducia nei confronti nostri e della Spagna non sia adeguata agli sforzi e ai risultati raggiunti, per una forma di eccessiva cautela da parte dei mercati”. Fornero sottolinea la necessità del rigore finanziario, “indispensabile per un progetto più duraturo”. Per garantire sviluppo invece è “essenziale” la riforma del mercato del lavoro, “a partire dalla necessità di arginare la precarietà”. Il ministro non ha una “bacchetta magica” ma spiega che per superare questi nodi bisogna agire su più fronti, a cominciare dalla dalla modifica dell’articolo 18, “nell’ottica di una maggiore flessibilità delle imprese”, ma anche con “misure come la liberalizzazione, il pacchetto sviluppo, la semplificazione”. A monitorare sugli sviluppi e sull’applicazione della riforma del lavoro, aggiunge Fornero, sarà un team di accademici, parti sociali e politici.

 

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