Forza Italia esce dalla maggioranza e si colloca all’opposizione. Il partito di Silvio Berlusconi non votera’ la fiducia al governo ne’ la legge di Stabilita’. Domani, poi, quando il Senato sara’ impegnato a votare la decadenza da senatore del Cavaliere, Forza Italia scendera’ in piazza e l’ex premier garantisce: “Domani sara’ solo l’inizio”. Gli azzurri, dicendo addio alla maggioranza, ritengono che l’attuale esecutivo non sia “piu’ un governo di larghe intese – scandiscono Renato Brunetta e Paolo Romani in conferenza stampa – ma un governo di centrosinistra. Letta ne dovrebbe prendere atto e salire al Colle”. Insomma, per i due capigruppo forzisti “sta alla coscienza istituzionale di Napolitano e Letta il da farsi dopo la nostra uscita dalla maggioranza di governo”.
Ma il ministro per i rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, ribadisce: “Gia’ nei giorni scorsi abbiamo anticipato che il voto di fiducia sulla legge di stabilita’ sarebbe stato il luogo proprio per verificare l’esistenza del rapporto fiduciario tra Governo e Parlamento. Non mi pare ci sia modo piu’ corretto e trasparente di questo”. Il premier Enrico Letta preferisce non entrare nel merito della situazione: “Di fronte alle 24 ore che il nostro Paese si appresta a vivere, dal voto di fiducia stasera agli altri di domani al Senato, da parte mia e’ necessario non aggiungere parole che finiscano per rendere confusa una situazione gia’ non semplice”. E sulla scelta compiuta da Berlusconi e dal suo partito cala il gelo dell’ex delfino, Angelino Alfano: “La legge di stabilita’ e’ una scusa che non regge di fronte alle difficolta’ del paese”. Il vicepremier Alfano aggiunge: “Avevamo visto giusto, avevamo visto lontano. Sapevamo che sarebbe finita cosi’ e adesso siamo alla cronaca di un esito ampiamente annunciato. Avevamo detto e ripetiamo che e’ sbagliato sabotare il governo e portare il Paese al voto, per di piu’ con questa legge elettorale, a seguito della decadenza del presidente Berlusconi. Decadenza che consideriamo del tutto ingiusta”. Infine, Alfano garantisce: “Noi continueremo a lavorare per l’Italia”. Intanto e’ partita l’offensiva mediatica di Berlusconi, questa mattina ospite della trasmissione La Telefonata, poi di Studio Aperto.