“Puo’ darsi di si'”, nella Lega puo’ essere in atto un avvicendamento, un “regime change”. Lo dice a ‘La Stampa’ il ministro degli Esteri Franco Frattini che parla del Consiglio dei ministri, con il ddl sulle riforme che prevede il premio di maggioranza in Costituzione: “La Lega porta il merito di quella proposta” e nello studio del segretario Pdl Angelino Alfano, dove il dossier era stato istruito, “li’ al partito, c’era anche Calderoli”. Comunque, previsa Frattini, in Cdm “assente Bossi, sia Calderoli che Maroni hanno parlato all’unisono in materia di riforme e andamento del governo”. Ma fra le riforme indispensabili, ci poteva essere anche l’abolizione delle province, “non farlo e’ stato un errore” e il Pdl di Alfano, che “ha l’obbligo di indicare la via al governo, di mettere in moto una dinamica virtuosa”, ora deve dare un segnale, “anche andando avanti con il ddl anti corruzione, per non darla vinta a chi e’ anti sistema”.