La partita giustizia non puo’ essere risolta con una nuova richiesta di voto di fiducia al Senato, che il Pdl non votera’. Lo dice il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, secondo cui “l’Unione europea, o chi per essa, (Viviane Reding) puo’ chiederci di approvare una legge anticorruzione,

ma non gli aspetti particolari di essa, sulla quale rivendichiamo la sovranita’ del Parlamento”. “Il ministro Severino, che ha fatto giustamente riferimento ai gruppi parlamentari – aggiunge Cicchitto – sa benissimo che noi da tempo parliamo di un trittico – corruzione, intercettazioni e responsabilita’ civile dei giudici – che, o viene ricomposto con una mediazione tra il ministro e i gruppi, o viene affidato alla libera dialettica parlamentare. Francamente, al punto in cui siamo, escludiamo – ma vediamo che lo esclude anche il ministro e cio’ e’ una dimostrazione di saggezza – che la partita possa essere risolta con una nuova richiesta di voto di fiducia al Senato sul decreto anti-corruzione, cosi come e’ gia’ avvenuto alla Camera”. “Non a caso o proprio in sede di dibattito alla Camera”, aggiunge Cicchitto, “votando malgre’ la fiducia, abbiamo detto che non avremmo concesso il bis anche al Senato. Diciamo tutto cio’ sul merito delle questioni, a prescindere da voti di sfiducia personali che molti di noi non condividono ne’ in linea di principio ne’ nei confronti del ministro”.

 

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