E’ “possibile” che l’ineleggibilità di Berlusconi porti alla caduta del governo. Lo afferma in una intervista alla Stampa Vito Crimi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle al Senato, chiarendo che già oggi sarà posta la questione nella Giunta per le elezioni: “Berlusconi – dice – non può stare in Senato”, “lo dice la legge”.
E con lui non ci possono stare nemmeno “i suoi avvocati, Ghedini e Longo”. “Immagino”, dice, che il Pd possa schierarsi dalla loro parte ma “ho dei dubbi sulle loro reali motivazioni. Lo fanno perché ci credono o semplicemente perché sono convinti che neppure la Cassazione stavolta salverà Berlusconi?”. Comunque se su questo il governo dovesse cadere “noi – ribadisce Crimi – non facciamo alleanze con nessuno. E’ noto. Ma soprattutto toccherebbe al Presidente della Repubblica indicare una nuova via. Noi daremmo la nostra disponibilità a governare”. Quanto alle polemiche per la legge sui partiti presentata da Zanda-Finocchiaro “se dovesse passare i partiti si prenderanno la responsabilità di lasciare milioni di cittadini senza rappresentanza, con le conseguenze sociali che comporterà”.