Il governo non cadrà “per i processi di Silvio Berlusconi, non daremo pretesti a nessuno su questo. Saremo leali e corretti”. Lo afferma in una intervista al Corriere della Sera il presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani, chiarendo però che il partito continuerà a difendere il suo presidente da quella che è stata “una oggettiva persecuzione”, e si batterà per una riforma della giustizia cercando “le convergenze in Parlamento, a partire dalle forze con le quali siamo alleati”.
“Un grande partito come il Pdl – si chiede – ha diritto o no di decidere quali temi trattare? O la sinistra si può arrogare il diritto di dirci su cosa dobbiamo intervenire, dove dobbiamo manifestare, se possiamo parlare al chiuso o all’aperto, in un cinema o in una piazza?”. “Noi – aggiunge Schifani – abbiamo pieno diritto di manifestare liberamente: piuttosto è imbarazzante che i presidenti di Senato e Camera tacciano di fronte a chi ha cercato di impedircelo”. Quanto al governo, “noi ci siamo assunti l’onere di farlo nascere, e scinderemo i temi della giustizia dal sostegno all’esecutivo”, che “verrà valutato nella sua complessità, a partire dall’agenda economica”, dall’abolizione dell’Imu a misure per la crescita e il lavoro.